Tarantini (A2a) ufficializza: il polo ambientale a Brescia
Si parte in autunno. A Milano il ramo energetico. Il piano industriale al 2015 punta a ridurre il debito da 4,6 a 3,2 miliardi
Il comune di Brescia gestirà A2a Ambiente, a Milano il polo energetico. Il ramo ambientale della multiutility lombarda partirà in autunno, avrà sede nella città della Leonessa e governance tradizionale.
L’annuncio ufficiale è stato dato la scorsa settimana dal presidente del consiglio di gestione di A2a, il bresciano Graziano Tarantini, che non ha però fornito i dettagli dell’operazione che porterà alla nascita del polo green dall’unione di Partenope, Ecodeco, Amsa e Aprica. Queste ultime due aziende conserveranno il nome. Lo scrive Quibrescia.it.
Il nodo più complesso da sciogliere da qui all’autunno, secondo il giornale bresciano, sarà la “difficile digestione” del piano da parte dell’Amsa. “Siamo ancora in fase di trattativa”, ha spiegato Tarantini ai consiglieri della commissione speciale partecipate nel corso dell’audizione con il direttore generale Paolo Rossetti.
Il piano industriale deve ridurre di 1,4 miliardi il debito facendolo scendere da 4,6 a 3,2 miliardi.
Tarantini ha anche annunciato che A2a ha chiuso il 2012 con un bilancio migliore di quello dell’anno precedente, rilanciando il piano industriale 2013-2015, che punta alla riduzione del debito, appunto, ma senza toccare l’occupazione. Il piano si propone inoltre di attuare politiche di efficientamento dell’azienda tagliando 70 milioni – 20 già nel 2013, – accrescere le attività che portano maggiori ricavi, realizzare singoli asset riferibili a Edipower e creare, appunto, il polo ambientale bresciano.