Ecologia

Il Parlamento europeo ha accolto alcuni dei motivi di protesta degli agricoltori. L’organizzazione ecologista: “Allarme siccità e riscaldamento climatico”

Il Parlamento europeo, nell’ultima sessione plenaria prima delle elezioni europee di giugno, ha votato e approvato la proposta della Commissione Ue sulla politica agricola. Il voto è stato inserito nell’ordine del giorno del Parlamento con una procedura accelerata che non passa per le commissioni parlamentari. La proposta della Commissione Ue approvata dal Parlamento europeo è stata elaborata nelle ultime settimane come risposta alle proteste degli agricoltori, e ne accoglie alcune.
La proposta approvata dal Parlamento europeo dovrà essere formalmente approvata dai ministri dell’agricoltura dal Consiglio europeo.
 
La denuncia di Greenpeace
Il voto dell’europarlamento non piace all’organizzazione ecologista Greenpeace secondo cui vengono eliminati dalla Politica agricola comune (Pac) l’obbligo imposto alle aziende agricole di proteggere il suolo, di lasciare una piccola percentuale di terreno alla biodiversità e di applicare la consueta rotazione delle colture. “Affossare le ultime misure di protezione ambientale rimaste non salverà gli agricoltori e renderà tutti più vulnerabili ai sempre più frequenti eventi climatici estremi che distruggono i raccolti e i mezzi di sussistenza. La siccità ha rovinato i raccolti in tutta l’Europa meridionale, mentre alcuni dei mesi più piovosi mai registrati stanno facendo lo stesso nel nord. La maggior parte degli agricoltori chiede giustamente un reddito equo e protezione da un mercato spietato dominato da alcuni grandi operatori che li spremono fino all’ultimo centesimo”, afferma Federica Ferrario, responsabile campagna agricoltura di Greenpeace Italia.