Alimalìe e coronavirus. Tritoni in Versilia, praterie venete, censimento Wwf
Le idee della quarantena. Oltre 1200 segnalazioni dagli utenti che hanno individuato più di 500 diverse specie. Fino al 15 giugno le attività per raccontare la Natura proseguono con il photo contest
Il Wwf fa una proposta: diventa anche tu un osservatore della natura e censisci i fenomeni attraverso l’osservatorio della tua finestra. Infatti in queste settimane molti fenomeni diventano osservabili, come i tritoni riapparsi in Versilia o il corretto riformarsi delle praterie costiere in Veneto.
I tritoni della Versilia
Il forzato rallentamento delle attività umane, dovute al lockdown pandemico, deve essere occasione anche per una riflessione sui limiti della pressione antropica sull'ambiente: lo afferma l'Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (Anbi), segnalando il caso della Versilia, dove a colonizzare l'habitat non è stavolta una specie aliena, ma il significativo ritorno dei tritoni scoperti nei fossi della pineta di Levante a Viareggio; non è usuale osservare tali specie, perché l'inquinamento è una delle cause principali di riduzione degli anfibi che, per una spiccata sensibilità alle sostanze chimiche, hanno la funzione di bioindicatori: in pratica sono segnali spia sulla qualità dell'ecosistema.
Un segnale di natura
Osservati da vicino, i tritoni appaiono come piccoli "draghi", che vivono tutto l'anno nel letto di foglie e sotto le radici delle piante; in periodo primaverile è più facile osservarli, perché raggiungono le acque, a lento scorrimento, di fossi e canali per deporre le uova; si nutrono di larve di zanzara e per questo sono anche ottimi alleati dell'uomo. "Accertare la presenza di tritoni all'interno di un habitat palustre è una notizia importante per l'ecosistema, perché questi piccoli animali sono un segnale inequivocabile che l'ambiente non è inquinato - evidenzia Francesco Vincenzi, presidente dell'Anbi.
I tritoni sono stati scoperti durante i lavori del Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord per liberare i principali corsi d'acqua della pineta dai rifiuti abbandonati e dai rami caduti; l'intervento è stato svolto manualmente, prestando particolare attenzione ai "ritrovati" anfibi.
"Mi complimento con gli addetti alle operazioni di pulizia per averli individuati, segnalati e per avere adottato tutte le misure idonee a non interferire con la loro presenza" precisa con soddisfazione il Presidente del Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord, Ismaele Ridolfi.
Le praterie costiere di Venezia
Veneto Agricoltura è impegnata in una serie di interventi di conservazione delle "praterie litoranee", delicati habitat che vanno salvaguardati.
Anche lungo la costa veneziana esistono le praterie, che gli esperti chiamano "praterie litoranee". Si tratta di habitat delicatissimi, dove, in una sorta di mosaico, convivono specie vegetali che amano il ristagno idrico, come ad esempio i giunchi e la canna di Ravenna, ed altre invece tolleranti l'aridità come l'erica, il ginepro e i vari muschi che caratterizzano la duna sabbiosa consolidata.
Questo ambiente unico e caratteristico dei litorali dell'alto Adriatico, alcuni decenni fa è stato largamente interessato da rimboschimenti eseguiti con pini mediterranei. Oggi appare importante salvaguardare le poche aree sopravvissute, soprattutto in quelle situazioni in cui si trovano contigue a pinete artificiali e ad abitazioni con giardini, quasi sempre arredati con specie ornamentali. Qui, infatti, le specie arboree ed arbustive tendono ad invadere lo spazio della "prateria litoranea" formando nuclei di rinnovamento che progressivamente tolgono spazio alle specie erbacee originali.
Con gli interventi Sif (sistemazioni idraulico forestali), eseguiti dalle strutture di Veneto Agricoltura su progetto della Regione Veneto, si sta intervenendo lungo il litorale veneziano proprio per limitare la presenza delle specie invasive.
Un esempio molto ben riuscito sono le praterie del litorale di Ca’ Savio (Venezia) dove in questi giorni - allentate le ristrettezze dovute al Coronavirus - è ripreso il taglio della maggior parte dei pini presenti, appunto per preservare le specie erbacee.
Un intervento delicato, che spesso prevede l'asporto manuale del materiale tagliato per evitare al minimo l'ingresso nella "prateria" dei mezzi meccanici che avrebbe un impatto negativo sul terreno e sul cotico erboso.
La natura dalla Finestra
Osservare la natura e scoprire quante specie possiamo incontrare anche solo affacciandoci dai nostri balconi o finestre è possibile. Cluster Italia, Wwf Italia, Wwf Young e il centro di ricerche Cesab, infatti, in questo periodo in cui dobbiamo restare a casa per contenere l'emergenza Covid-19, hanno dato vita a "Natura dalla finestra CNC2020".
Questa iniziativa è nata come evoluzione della City Nature Challenge, la sfida internazionale ed amichevole che coinvolge migliaia di cittadini nel mondo e che propone di investigare e documentare la biodiversità, scattando e raccogliendo foto di specie che abitano in particolare le nostre città.
Dal 24 al 27 aprile sono stati raccolti scatti di flora e fauna (insetti, uccelli, piante selvatiche), ma anche suoni di versi animali: tutto ciò che è stato possibile osservare o ascoltare da balconi, finestre, terrazze e giardini e condivisi sulle app Natusfera o iNaturalist.
Ad oggi nel progetto coordinato dal WWF sono già state raccolte oltre 1200 segnalazioni e gli utenti hanno individuato più di 500 specie diverse. Tra queste, spiccano specie comuni come merli e cinciallegre, ma anche specie molto più difficili da avvistare come luì piccolo e falco di palude.
Grazie a questa speciale iniziativa, ma anche nelle prossime settimane in cui la campagna "Natura dalla Finestra" rimarrà attiva, ognuno di noi potrà contribuire a mappare la biodiversità italiana. Ogni giorno, poi, attraverso articoli, interviste, video, si potranno approfondire i temi di scienza, natura e biodiversità attraverso le pagine web wwf.it/ecotips e le pagine Facebook https://www.facebook.com/events/214096179895600/ e https://www.facebook.com/clusteritalia.citynaturechallenge/
Le iniziative per scoprire e raccontare la Natura da casa proseguono poi fino al 15 giugno anche con il Photo Contest "Io resto a casa con #wwfurbannature".
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