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L’allarme del Wwf: “Il 99% della popolazione mondiale respira aria inquinata”

where Roma when Lun, 07/10/2024 who roberto

Nuovo appello dell’associazione ecologista: “È urgente una migliore tutela del diritto all’aria pulita anche attraverso azioni di rinverdimento delle città”. L’impatto degli inquinanti spesso è maggiore dentro le case: nei gatti la concentrazione di polibromodifenileteri, impiegati in una grande varietà di prodotti, può essere fino a 50 volte più alta di quella nelle persone. Lo studio

Un nuovo allarme dall’associazioneoriginalww25264cpaulforster-wwf.jpg ecologista Wwf, secondo la quale l’inquinamento atmosferico è una “emergenza sanitaria pubblica globale” e la causa principale di morti premature al mondo con oltre 7 milioni di decessi l’anno e con il 99% della popolazione mondiale che respira aria non sicura. “I bambini sono i soggetti più colpiti: con oltre 700mila decessi sotto i 5 anni, il 15% di tutte le morti in questa fascia d’età”.
È un allarme che da anni arriva dall’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) e che il Wwf rilancia con il secondo volume del report “Non c’è salute in un ambiente malato: inquinamento e inquinanti. Aria”. Il documento https://www.wwf.it/cosa-facciamo/pub...
 
I dati e gli inquinanti
Afferma il Wwf che oltre il 70% dei cittadini europei vive in aree urbane, dove l’alta densità di popolazione e le attività economiche causano elevati livelli di inquinamento atmosferico. Gli inquinanti che rappresentano il maggiore problema per la salute pubblica includono il particolato fine (Pm), il monossido di carbonio (CO), l’ozono (O3), il biossido di azoto (NO2) e il biossido di zolfo (SO2). “Tutte queste sostanze provengono principalmente da fonti artificiali, dal traffico stradale alle emissioni del riscaldamento domestico, fino alle ciminiere delle fabbriche e un’ampia varietà di altre sorgenti, e per questo le città ne sono tra le principali vittime”.
 
L’inquinamento da camera
L’esposizione agli inquinanti può essere anche maggiore all’interno delle nostre case. Nei Paesi industrializzati si trascorre oltre il 90% del tempo in ambienti chiusi: case, uffici, scuole, banche, uffici postali, ospedali e trasporti pubblici e privati, solo per citarne alcuni. Vernici, materie plastiche, imbottiture in schiuma, tessuti, tappeti, tende, televisori, materiali da costruzione, “tutti oggetti di uso comune che possono contenere e rilasciare sostanze chimiche – dice il Wwf - per esempio capaci di alterare il sistema endocrino, che si accumulano nell’ambiente e nell’organismo umano con effetti gravi sulla salute”. Si stima che nel mondo l’inquinamento atmosferico domestico potrebbe essere la causa di oltre 3 milioni di decessi, di cui oltre 237mila di bambini di età inferiore ai 5 anni.
 
Il gatto inquinato
A farne le spese non sono solo gli esseri umani, ma anche gli animali, a partire da cani e gatti: esiste anche per loro un rischio elevato di alcuni tipi di cancro a causa dell’esposizione agli inquinanti dell’aria urbana e domestica. I nostri animali trascorrono molto tempo in casa dove sono esposti costantemente agli inquinanti indoor il che determina un rischio leggermente più alto rispetto ai loro proprietari, che trascorrono più tempo fuori. Non solo, cani e gatti respirano e interagiscono a minor altezza dalle superfici calpestabili, dove la concentrazione di inquinanti è generalmente più elevata e si depositano più sostanze nocive. Per esempio, nei gatti la concentrazione di PBDE (i polibromodifenileteri, composti che ritardano la combustione, impiegati in una grande varietà di prodotti industriali e di consumo e presenti nella polvere domestica) può essere fino a 50 volte più alta di quella nelle persone.
Gli impatti sugli ecosistemi e il loro ruolo nelle azioni di mitigazione. L’inquinamento atmosferico colpisce anche gli ecosistemi, dunque le specie animali selvatiche (con effetti spesso simili a quelli degli animali domestici) e quelle vegetali, incidendo –per esempio- sulla crescita della vegetazione e delle colture e provocando l’acidificazione e l’eutrofizzazione di acqua e suolo in aree sensibili. Ma la Natura può esserci di grande aiuto nel mitigare gli effetti dell’inquinamento atmosferico e dobbiamo preservarla e riportarla in città.
 
Il commento
“Nonostante le riduzioni delle emissioni inquinanti negli ultimi decenni, la maggior parte della popolazione urbana europea continua ad essere esposta a livelli di inquinanti atmosferici dannosi per la salute. Con Urban Nature vogliamo raccontare alle persone che l’aumento di natura in città può contribuire efficacemente a vincere questa sfida. Le piante hanno un ruolo chiave, soprattutto nelle aree urbane, perché operano un’azione di assorbimento e degradazione delle sostanze inquinanti, migliorando la qualità dell’aria. Peraltro, queste stesse soluzioni contribuiscono anche alla lotta al riscaldamento climatico - dice Eva Alessi, responsabile sostenibilità Wwf Italia -. Parliamo di soluzioni basate sulla natura (nature based solutions) che non solo portano il verde nelle città, ma contribuiscono anche a migliorare la qualità dell’aria, ridurre le temperature, prevenire e contenere i danni causati da inondazioni, mitigare i nubifragi improvvisi”.
 
Le richieste del Wwf
L’Ue sta adottando politiche e strategie di intervento per migliorare la qualità dell’aria, al fine di tutelare la salute pubblica e ridurre i costi associati all’inquinamento atmosferico. Ma tutto ciò non è ancora sufficiente. Per il Wwf è necessaria una migliore tutela del diritto all’aria pulita.
Per raggiungere quest’obiettivo serve lo sforzo di tutti. Le istituzioni devono impegnarsi per allinearsi alle soglie fissate dalle nuove raccomandazioni dell’Oms e al tempo stesso finanziare progetti che puntano a rendere più pulita la nostra aria. Le aziende a loro volta devono adottare le migliori tecnologie disponibili (bat, best available technologies) con particolare attenzione agli impatti sulla salute, agli ecosistemi e alle catene del valore di produzione-consumo. Anche i cittadini possono fare la loro parte, per esempio scegliendo i mezzi di trasporto più sostenibile e curando e ampliando gli spazi verdi delle zone in cui vivono. La biodiversità è uno dei nostri più preziosi alleati.
Proprio per sensibilizzare i cittadini e i municipi alla presenza e al valore del verde in città, tutelarlo, incrementarlo e riscoprirlo, nelle scorse settimane si è svolto “Urban Nature”: la festa della Natura in città del Wwf. Questa edizione di Urban Nature è stata realizzata in partnership con i Carabinieri Forestali Raggruppamento Biodiversità e l’Associazione nazionale musei scientifici (Anms) e ha ricevuto il patrocinio dal ministero Ambiente, Ispra e Anci.
 
Il rapporto del Wwf: https://www.wwf.it/cosa-facciamo/pub...

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Original_WW25264 © Paul Forster - WWF