Allarme del Wwf. A rischio la metà dei patrimoni naturali mondiali
In pericolo per cambiamenti del clima, deforestazione e altre attività umane anche Venezia, Macchu Picchu, le isole Eolie, le Dolomiti, la barriera corallina australiana
Miniere, deforestazione illegale sono le attività dell'uomo che stanno mettendo a rischio quasi la metà dei patrimoni naturali mondiali.
L'allarme arriva dall'ultimo rapporto globale del Wwf, che cita tra i siti a rischio il Machu Picchu in Perù e la Grande barriera corallina australiana, ma inserisce nella fitta mappa anche aree italiane: in Sicilia le isole Eolie e l'ambiente dell’Etna, in Veneto le Dolomiti, il delta del Po e la laguna di Venezia. Realizzato per il Wwf dal Dalberg Global Development Advisors, il rapporto evidenzia che sono in pericolo 114 siti naturali o di natura mista (che comprendono anche il patrimonio culturale) su 229. Dodici di questi siti si trovano nell'Ue. Il Wwf cita la foresta Laurisilva di Maderia (Portogallo), il delta del Danubio, i Laghi Plitvice (Croazia), il Wadden Sea nel Mare del Nord, la Foresta primigenia di faggi sui Carpazi, il delta Coto Donana in Spagna.