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L’allarme del Wwf: “Si rischia il disastro ambientale nel santuario cetacei del Mar Ligure”

where Roma when Lun, 18/12/2023 who roberto

Tutto sul Wwf. Una carrellata natalizia di posizioni dell’associazione: 50 idee per il Pniec, 11 misure per la transizione ecologica, le colture a rischio-clima, l’avvilente Salvini

Un manifesto per rifare il Pniec
Un manifesto in 8 argomenti santuario-pelagos.jpggenerali e 50 punti per fare del Piano Integrato Energia Clima (Pniec) un vero trampolino di lancio della transizione energetica in Italia: lo ha messo a punto il Wwf che ritiene che la prima bozza, trasmessa a luglio dal ministero dell’Ambiente alla Commissione europea, rischi di portare l’Italia in direzione opposta. “Oltretutto, ulteriori ritardi nella transizione rischierebbero di mettere seriamente a rischio non solo il contributo italiano alla lotta alla crisi climatica, ma la stessa economia e il futuro industriale del Paese”, dice l’associazione. Le 50 richieste del Wwf si strutturano attorno ad 8 macrotemi: la partecipazione e il dialogo multilivello, gli obiettivi di riduzione delle emissioni, la reale programmazione dell’uscita da tutti i combustibili fossili (carbone, gas e petrolio); il rilancio delle rinnovabili, coadiuvate da reti elettriche e accumuli; Ccs, nucleare e idrogeno; l’integrazione nel mercato dei contratti a lungo termine (Ppa) e la remunerazione della capacità (capacity market) solo per le rinnovabili; la garanzia di politiche atte ad assicurare una transizione equa. Il manifesto è accompagnato da un rapporto che entra nei dettagli e fornisce puntuali spiegazioni, sostenute da dati scientifici, per ciascuna richiesta.
 
Una cisterna con acido solforico è affondata nel Santuario Pelagos
È allarme nel santuario dei cetacei di Pelagos (nella foto). Un semirimorchio-cisterna contenente 28 mila litri di acido solforico è affondato al largo del Mar Ligure, dopo essersi sganciato dalla nave portacontainer Eurocargo Malta, a causa del mare in tempesta. L’incidente è accaduto a 10 miglia dalla costa nell’area nota come il Santuario dei Cetacei. Quattro i semirimorchi caduti in mare, di cui uno composto da una cisterna contenente liquido tossico e potenzialmente pericoloso per l’ambiente. Dice il Wwf: “L’affondamento di una cisterna contenente acido solforico nel Santuario Pelagos del Mar Ligure rappresenta una minaccia grave per i cetacei. I rischi includono avvelenamento diretto, contaminazione del cibo, stress, disturbo comportamentale e perdita di habitat. Le attività di recupero inoltre potrebbero aumentare il rumore sottomarino, causando ulteriori disturbi ai cetacei che dipendono dalla comunicazione acustica. È cruciale un’azione immediata per prevenire ulteriori danni all’ambiente marino e proteggere la vita dei cetacei nell’area coinvolta. Questa è una delle conseguenze drammatiche provocate del traffico marittimo nel Mediterraneo e in particolare in un’area specialmente protetta come quella di Pelagos”. Per il Wwf questo episodio mostra ancora una volta quanto sia urgente una pianificazione degli utilizzi dello spazio marittimo che minimizzi gli impatti sugli ecosistemi marini sotto assedio.
 
Il Wwf propone 11 misure per la transizione ecologica
Il disegno di legge di bilancio 2024 “è una battuta d’arresto per il nostro Paese in un percorso che sia al passo con l’Europa nelle politiche ambientali per la decarbonizzazione (verso la neutralità climatica al 2050), la conservazione della biodiversità (30% di aree terrestri e marine tutelate entro il 2030), lo sviluppo sostenibile (attuazione della Strategia nazionale al 2030, da poco approvata)”. È questo in sintesi il giudizio del Wwf che propone un pacchetto di 11 misure per la transizione ecologica. Eccole in sintesi:
Fondo emissioni zero: con un taglio del 50%, 7 miliardi di euro, dei fondi per la finanza sostenibile, il Wwf propone di istituire un Fondo emissioni zero per orientare il sistema produttivo nel senso dell’economia circolare, produzione energetica da fonti rinnovabili, transizione.
Riqualificazione energetica: con la proroga della detrazione del 110% per le spese di efficientamento energetico degli immobili di edilizia residenziale pubblica (758mila alloggi) il Wwf chiede uno strumento di contrasto alla povertà energetica.
Favorire la transizione verde: con una modifica dell’art. 55 della Manovra, il Wwf propone una misura di garanzia gestita da Sace nei settori delle infrastrutture sociali, dei servizi pubblici locali, dell’industria per favorire processi di transizione verso un’economia a carbonio zero.
Fondo per il clima: con la soppressione del comma 17 dell’art. 88 della Manovra, il Wwf chiede che non vengano tagliati 280 milioni l’anno (da 1,12 miliardi a 840 milioni) del Fondo per il clima.
Plastic Tax: con la soppressione del comma 1 dell’art. 11 della Manovra, il Wwf chiede che venga cancellata la proroga di ulteriori sei mesi (sino al prossimo luglio) del tributo sui manufatti di plastica monouso.
Ponte sullo Stretto di Messina: con un emendamento che cancella il comma 1 dell’art. 56 della Manovra con cui viene finanziata l’opera, il Wwf chiede di abrogare tutte le disposizioni che hanno rilanciato il ponte sullo Stretto di Messina.
Fondo per ecodotti: con l’istituzione di un Fondo di 15 milioni di euro l’anno per la realizzazione di ecodotti per il passaggio degli animali, il Wwf intende favorire la connettività ecologica e territoriale e la permeabilità delle infrastrutture ferroviarie.
Rischio idrogeologico: con la creazione di un Fondo la realizzazione degli interventi integrati per ridurre il rischio idrogeologico e per il miglioramento dello stato ecologico dei corsi d’acqua e la tutela degli ecosistemi e della biodiversità (previsti dal decreto legge n. 133/2014), il Wwf chiede di destinare 500 milioni di euro nel 2024 per rinaturalizzare 1.500 km di fiumi entro il 2030 (derivante dalla Strategia europea per la biodiversità).
Agricoltura biologica: con la rimodulazione delle aliquote Iva dal 10% al 22% per erbicidi, insetticidi e fungicidi, e dal 4% al 22% per i fertilizzanti, il Wwf intende incentivare l’uso di prodotti e fertilizzanti ammessi in agricoltura biologica.
Credito di imposta: con un credito di imposta per l’imprese biologiche, il Wwf chiede di sostenere gli operatori che vogliono certificare la loro superficie agricola biologica.
Fondo per mamme e bebè: con il Fondo per l’incentivo al consumo di prodotti biologici certificati per le donne in stato di gravidanza e i bambini sino a 3 anni, dotato di 100 milioni di euro nel 2024, il Wwf intende mettere a disposizione uno strumento per la prevenzione di malattie croniche connesse ad alimenti con residui di prodotti di sintesi.
 
Clima, colture a rischio
Secondo il Wwf ci sono rese agricole nazionali in continuo calo e a livello globale i raccolti potrebbero ridursi del 3-12% entro la metà del secolo e dell'11-25% entro la fine del secolo a causa della crisi climatica. Dice il Wwf: “Nel 2023 perso più della metà del raccolto di ciliegie, pere e miele rispetto all’anno scorso. Anche olio e vino subiscono un calo preoccupante rispetto al 2022. Bisogna ripensare la nostra produzione agroalimentare, con una strategia globale e nazionale orientata a sistemi più sostenibili come il biologico, e cambiare le nostre abitudini alimentari”. Secondo l’associazione l’agricoltura è causa e vittima del suo stesso impatto ambientale. “A fronte di un clima sempre più estremo e di una crescente scarsità di risorse, nei prossimi anni sarà necessario un utilizzo delle risorse sempre più mirato e monitorato. Occorre lavorare sulla resilienza delle colture agricole, cercando di rendere più sostenibile il sistema agroalimentare, limitando gli input esterni, quali i fertilizzanti e prodotti per la difesa chimici e favorendo un approccio agroecologico, più efficace per ridurre l’impatto ambientale dell’agricoltura e far fronte alla scarsità di risorse e ai cali di produzione dovuti al cambiamento climatico. Questo approccio è necessario anche per eliminare pesticidi e fertilizzanti di sintesi, utilizzare tecniche meno intensive e filiere corte, azioni che consentirebbero di tagliare di un terzo i consumi energetici. Da un lato devono essere le istituzioni a favorire questa trasformazione del mercato”. Fra le proposte del Wwf, le strategie europee (la riforma della Pac, la strategia “Dal produttore al consumatore”, la strategia di adattamento, la strategia sulla biodiversità e quella per il suolo) devono promuovere un approccio sistemico alle questioni ambientali e climatiche tenendo conto del loro ruolo e dei loro potenziali effetti sul settore agricolo. Dice Eva Alessi, responsabile sostenibilità del Wwf Italia: “I cittadini nella loro veste di consumatori hanno un ruolo chiave, perché ogni scelta di acquisto ha ripercussioni non solo dirette, ma anche indirette sulle emissioni totali di gas serra. I consumatori hanno il potere di orientare l’economia e, quindi, contribuire alla lotta al cambiamento climatico con la loro spesa”.
 
Da Salvini “parole avvilenti: lo invitiamo a documentarsi”
“Le parole del vicepremier Salvini sono avvilenti, inaccettabili e la dicono lunga su quanta strada rimanga ancora da percorrere per avere anche in Italia una classe politica capace di misurarsi con la sfida centrale di questi decenni: il cambiamento climatico. Se invece di affidarsi a luoghi comuni e adottare la strategia delle lobby del petrolio per rimandare l’uscita dalle fonti fossili si documentasse basandosi su dati scientifici, Salvini saprebbe che davanti a lui non c’è allarmismo vuoto ma una serie di proposte e soluzioni praticate e praticabili per contrastare l’emergenza climatica”. Questo il commento del Wwf Italia a quanto pronunciato nel suo intervento all’assemblea di Confagricoltura dal leader della Lega Matteo Salvini. Salvini rivendica che l’Italia sarebbe responsabile di gas climalteranti per lo 0,7% a fronte del 30% della Cina, dimenticando però di dire che la Cina ha una popolazione di 1,4 miliardi di abitanti a fronte di meno di 60 milioni di italiani, che tanta parte dei prodotti consumati in Italia vengono prodotti anche in altri Paesi (compresa la Cina) per cui le responsabilità dei cicli di produzione andrebbero ripartite e che il cambiamento climatico di oggi è anche frutto dei gas serra liberati in passato soprattutto da Europa e USA. In Cina le emissioni di CO2 sono date in diminuzione nel 2024 e potrebbero poi declinare in modo “strutturale”, grazie alla crescita record delle energie rinnovabili, trainate dal fotovoltaico e dall’eolico, riducendo l’apporto dei combustibili fossili. In sostanza, per la prima volta nella storia cinese l’espansione delle rinnovabili potrebbe eccedere l’incremento medio annuale della domanda totale di elettricità. Il Wwf invita Salvini a documentarsi per scoprire che i numeri che arrivano dal mondo ambientalista non solo sono corretti, ma descrivono una situazione drammatica. In ogni caso sarebbe veramente interessante se il ministro accettasse un incontro pubblico che parta proprio dall’analisi e dal confronto di numeri e dati.

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