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Animalìe. L’Europa ha deciso contro le emissioni (di metano digestivo) degli allevamenti

where Bruxelles (Belgio) when Lun, 11/12/2023 who roberto

Nel mirino solamente porcili e pollai di dimensione industriale, per ora escluse le stalle. Limitazioni all’estrazione di minerali per costruire batterie e all’uso di alcune tipologie di Pfas

Raggiunto in Europa tra Parlamentoallevamento.jpg europeo e Consiglio l'accordo per la IED, direttiva contro le emissioni industriali, nei passi che riguardano gli allevamenti, poiché la zootecnia è ritenuta responsabile del 53% delle emissioni di metano in atmosfera. Nel mirino anche liquami e tutte le altre emissioni come ossido di azoto, ammoniaca, mercurio e anidride carbonica.
Per ora sono esclusi gli allevamenti bovini e quelli di suini biologici. I negoziatori erano chiamati a discutere della direttiva sulle emissioni industriali (IED) e sulla direttiva sulla discarica dei rifiuti. L'obiettivo della proposta originaria varata da Bruxelles è ridurre l’impatto ambientale in aria, acqua e suolo prodotto da grandi installazioni agro-industriali. Il lavoro di lobby del settore zootecnico di tutt’Europa ha indebolito fortemente lo schema di direttiva. Per l'entrata in vigore dell'accordo manca ormai solo l'approvazione formale da parte del Parlamento europeo e dei ministri degli Stati membri.
La direttiva si applicherà anche all’estrazione di metalli e alla produzione su larga scala di batterie. Copre l’estrazione e il trattamento di minerali non energetici prodotti su scala industriale come ferro, rame, oro, nichel e platino e fissa la data del 2028 (e successivamente ogni cinque anni) per la rivalutazione da parte della Commissione europea. Approvato anche un nuovo portale per le informazioni sulle emissioni industriali in sostituzione dell’attuale regolamento, per migliorare l’accesso del pubblico alle informazioni relative alle emissioni industriali. Tra le altre cose, i negoziatori hanno aggiunto agli inquinanti disciplinati anche il dicofol e due tipi di Pfas (l’acido perfluoroottanoico Pfosa e i suoi sali e acido perfluoroesan-1-solfonico Pfos).
 
Aumenta il numero di allevamento controllati
La proposta di revisione è stata avanzata dalla Commissione europea ad aprile 2022 per concentrarsi maggiormente sull’efficienza e sul riutilizzo di energia, acqua e materiali, oltre a promuovere l’uso di sostanze chimiche più sicure, meno tossiche o non tossiche nei processi industriali.
Escluse dal campo di applicazione anche le aziende agricole estensive e l’allevamento di animali per uso domestico. Le nuove norme saranno applicate progressivamente, a partire dal 2030 con le aziende agricole più grandi.
La direttiva IED verrà applicata agli allevamenti di suini, venendo estesa anche a quelli che contano più di 1.200 animali (finora la soglia era fissata a 2.000). Sono stati esclusi gli allevamenti di maiali biologici o gestiti in modo estensivo.
Per gli allevamenti avicoli rimane invariata la soglia di 40mila polli da carne, prevista dalla direttiva finora in vigore, mentre per le galline ovaiole si abbassa a 21.500. Entro il 31 dicembre 2026 la Commissione europea dovrà valutare quali azioni saranno necessarie per gestire le emissioni inquinanti del settore zootecnico europeo, compresa l’eventuale inclusione degli allevamenti di bovini nella normativa.
 
Alcuni commenti
"Gli agro-lobbisti e i loro alleati politici conservatori ci hanno fatto credere che le aziende agricole a conduzione familiare avrebbero sofferto a causa di queste norme sull'inquinamento, quando è chiaro che oltre il 99% degli allevamenti di bestiame non sarebbe stato colpito", ha dichiarato Marco Contiero, direttore delle politiche agricole dell'ufficio europeo di Greenpeace. Aggiunger Federica Ferrario, responsabile della campagna agricoltura di Greenpeace Italia: “Sicuramente una decisione che non avvantaggia il tanto sbandierato Made in Italy".
"Il lavoro che abbiamo svolto in stretto contatto con i ministri che hanno trattato il dossier in seno al Consiglio Ue e con gli europarlamentari italiani ha consentito quasi di raddoppiare le soglie proposte originariamente dalla Commissione", ha commentato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura.
“Le nuove norme fisseranno i limiti di inquinamento a livelli più efficaci e forniranno indicazioni chiare all’industria sui giusti investimenti per ridurre efficacemente le proprie emissioni”, ha commentato la ministra spagnola per la transizione ecologica, Teresa Ribera Rodríguez, presidente di turno dell’Ue.
“Ora dobbiamo lavorare tutti insieme, autorità pubbliche e imprese, per attuare in modo rapido ed efficace queste nuove regole”, ha commentato Maroš Šefčovič, vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo.

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