Animalìe. Lo Zimbabwe vuole tagliare i corni ai rinoceronti, per salvarli
Nel 2015 in Africa sono stati uccisi illegalmente 1.338 rinoceronti, 50 dei quali nello Zimbabwe: i corni sono usati in Cina per truffare gli impotenti
Il governo dello Zimbabwe ha lanciato un piano per tagliare i corni ai 100 rarissimi esemplari di rinoceronte che vivono nei parchi nazionali del Paese. Lo scopo è difenderli dai bracconieri e dalla caccia di frodo. Lo riferisce il sito ambientalista Mongabay.
Nel 2015 in Africa sono stati uccisi illegalmente 1.338 rinoceronti, 50 dei quali nello Zimbabwe.
Gli animali sono stati uccisi da bracconieri quasi solamente per il valore commerciale del loro caratteristico corno sul naso: in Vietnam e, soprattutto, in Cina la medicina tradizionale asserisce che questi corni, che sono fatti della comune cheratina che forma anche peli e unghie, abbiano poteri contro l’impotenza maschile. I consumatori di questo prodotto “taumaturgico” sono disposti a farsi truffare di cifre considerevoli, e un corno di rinoceronte può fruttare sul mercato nero perfino 100mila dollari.
Il taglio dei corni riduce attorno al 30% il rischio di caccia ma la ricrescita del corno espone comunque l’animale alle mire dei fucili da caccia grossa. Per tagliarli con una sega elettrica è necessario addormentare gli animali.
"Vogliamo mandare un messaggio ai bracconieri, che non otterranno molto se verranno in Zimbabwe", ha detto Lisa Marabini, fondatrice di Aware Trust Zimbabwe, ong animalista che collabora con i parchi nazionali.