L’aria che tira. I cittadini vogliono misurare come cala lo smog (e i lombardi sono contro l’area B dei milanesi)
Fontana: “Anche Beppe Sala si accorge che bisogna rivedere il provvedimento”
Mentre da anni i dati mostrano un miglioramento continuo della qualità dell’aria, i cittadini vogliono sapere di più sull’aria che respirano, molti dei quali hanno la convinzione che sia peggiorata. Nel frattempo, a Milano e Roma riparte “NO2 No Grazie”, la campagna di scienza partecipata. Il Comune di Milano ha introdotto limiti antismog al traffico che hanno messo di pessimo umore i pendolari e gli artigiani che lavorano a Milano.
Le polemiche sull’area B
"Tanto tuonò che piovve... Finalmente il Comune di Milano e il sindaco Sala comprendono la necessità di sedersi intorno a un tavolo per ridiscutere alcuni aspetti determinanti dell'Area B. Una proposta che, fin dall'emergere delle criticità, era stata proposta dall'Aci di Milano e poi rilanciata, a più riprese, dalla Regione Lombardia. Ma siccome per noi, alla fine, conta solo la concretezza e il raggiungimento di un risultato in grado di mitigare i disagi e le difficoltà di cittadini e imprese, siamo pronti, fin da ora, a ritrovarci per intervenire su un provvedimento iniquo". Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, interviene sulle dichiarazioni del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, sul tema dell'Area B, relativamente alla possibilità della convocazione di un tavolo dedicato.
Il monitoraggio dei cittadini
Riparte a Milano e Roma la campagna di monitoraggio civico NO2 No Grazie che vedrà i cittadini della capitale e quelli di Milano, dei comuni che rientrano nelle due città metropolitane (Roma, Milano) e dell’agglomerato di Milano, monitorare le concentrazioni di biossido di azoto davanti alle case, alle scuole, ai luoghi dove le persone vivono e lavorano.
Il programma della nuova campagna di scienza partecipata ha importanti novità: rispetto al passato si attiveranno incontri di co-progettazione con i cittadini-scienziati che verranno coinvolti nel disegno e nella conduzione di studi epidemiologici sugli effetti dei livelli delle concentrazioni di biossido di azoto sulla salute fisica e mentale, oltre a gruppi di lavoro nei municipi di Milano e Roma e monitoraggi con le scuole.
La campagna è realizzata da Cittadini per l'aria, associazione che da pochi giorni ha pubblicato una mappa interattiva di diffusione dell'inquinamento da biossido di azoto a Milano - realizzata grazie alla precedente campagna di monitoraggio con i cittadini e al lavoro del comitato scientifico del progetto - che assegna, indirizzo per indirizzo, scuola per scuola, la stima delle concentrazioni dell’inquinante e il rischio sanitario associato.
I cittadini che sceglieranno di partecipare ed essere coinvolti nella nuova edizione del progetto saranno chiamati a misurare, dal 4 febbraio al 4 marzo 2023, la concentrazione del biossido di azoto. Partecipare e fare ognuno la propria parte per “salvare l’aria” è semplicissimo: basta prenotare un campionatore - sul sito www.cittadiniperlaria.org - e installarlo nelle strade, fuori i negozi, le scuole e presso la propria abitazione.
I dati raccolti dai ricercatori e analizzati consentiranno di creare una nuova mappa dettagliata con i risultati rilevati nei diversi punti della città.