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L’aria che tira. Così il Parlamento europeo vuole limiti più severi per gli inquinanti

where Strasburgo when Lun, 18/09/2023 who luca

Le nuove regole ricalcano le linee guida indicate dall’Organizzazione mondiale della sanità per l’aria pura. Il testo approvato non è ancora quello definitivo; dovrà essere negoziato con il Consiglio europeo

 Il Parlamentoinquinamentocitta.jpg europeo vuole limiti più severi all’inquinamento e ha approvato una proposta ancora più esigente per la nuova direttiva sulla qualità dell’aria.
Con 363 voti a favore, 226 contro e 46 astensioni, i parlamentari hanno proposto un testo che fissa valori limite e obiettivi più rigorosi rispetto alla proposta della Commissione. Al contrario, ha spostato in avanti di cinque anni, al 2035 invece del 2030, la data in cui raggiungere questi obiettivi; la data proposta dalla Commissione rimane come obiettivo intermedio. Le nuove regole ricalcano le linee guida indicate dall’Organizzazione mondiale della sanità per l’aria pura. L’obiettivo è “garantire che la qualità dell’aria nell’Ue non sia dannosa per la salute umana, gli ecosistemi e la biodiversità”.
Il testo approvato non è ancora quello definitivo; dovrà essere negoziato con il Consiglio europeo.
Nella proposta del Parlamento, gli standard di misura devono essere uniformati in modo da essere comparabili, chiari e disponibili al pubblico, con aggiornamenti orari in modo che i cittadini possano proteggersi durante gli alti livelli di inquinamento atmosferico prima che vengano raggiunte soglie di allarme. Sono previsti anche risarcimenti per i cittadini esposti.
La proposta dell’europarlamento dice che deve essere aumentato il numero di stazioni di rilevazione e che per monitorare gli abitanti delle città dev’essere realizzato un sistema complesso di rilevazione ogni 2 milioni di abitanti (ogni 10 milioni nella proposta precedente della Commissione Ue).
Nelle zone più esposte a rischio di polveri ultrafini, nerofumo, ammoniaca e mercurio deve essere realizzato un sistema di misura ogni milione di abitanti (ogni 5 milioni di abitanti per le polveri ultrafini nella proposta precedente della Commissione Ue).
Secondo Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l’aria, la delibera del Parlamento europeo “è, comunque, un passo avanti importante che ci auguriamo convinca le nostre amministrazioni e i governi europei che i cittadini chiedono loro vera protezione dall’inquinamento dell’aria”.
 

 

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