La battaglia dello smog. Le Regioni padane: non servono misure estemporanee
Inquinanti in calo. Legambiente: promuovere fra i cittadini la mobilità sostenibile
"Non servono misure estemporanee, ma misure strutturali condivise. Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto continueranno a lavorare insieme con azioni comuni per la qualità dell'aria del bacino padano". Lo ha detto l'assessore all'Ambiente e Clima della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, a margine dei lavori del Tavolo degli assessori regionali del Bacino padano. Erano presenti gli assessori Paola Gazzolo (Emilia-Romagna), Marnati (Piemonte) e un dirigente della Regione Veneto, essendo l'assessore Bottacin impossibilitato a partecipare per motivi di salute. Mentre domenica molte città hanno fermato il traffico per diverse ore, e fra queste Milano, lo smog è tornato a scendere.
Richieste al Governo e all'Europa
"Chiediamo un impegno del Governo e dell'Unione Europea - ha continuato - all'interno del quadro del Green Deal, affinché le nostre Regioni, che sono in condizioni strutturali di maggiore difficoltà abbiano un fondo ad hoc che favorisca gli interventi necessari per migliorare la qualità dell'aria intanto chiediamo al Governo di trasferire le risorse già stanziate, ma che ancora non sono arrivate alle Regioni e che siano assunte rapidamente alcune norme nazionali: ad esempio gli incentivi agli impianti a biomassa legnosa più inquinanti e non certificati".
Impianti di riscaldamento a legna e derivati
"Inoltre - ha sottolineato Cattaneo - abbiamo condiviso una misura che prevede la messa al bando tra qualche anno degli impianti di riscaldamento a legna (e derivati) più obsoleti e che nel frattempo garantisca gli incentivi per l'acquisto di sistemi di riscaldamento più moderni e meno inquinanti. Oggi il conto termico dello Stato garantisce già il 65% di contributo a fondo perduto e a si potrà aggiungere anche quello della Regione. Vorremmo concordare quindi con il Governo un aggiornamento del nostro Piano con incentivi che possano valere complessivamente l'80/90% del costo di questi impianti, al fine di favorire la sostituzione di quelli più inquinanti".
Scatola Nera e Protocollo Bacino Padano
"Infine, abbiamo discusso dell'estensione del progetto Move-In anche nelle altre Regioni interessate. Abbiamo già raccolto l'interesse di Piemonte e Veneto - ha concluso Cattaneo - e la valutazione che dovrà fare l'Emilia-Romagna, anche in vista dell'entrata in vigore delle misure strutturali già previste dall'Accordo di Bacino Padano del prossimo 1 ottobre che coinvolgeranno anche i veicoli Diesel Euro 4".
Inquinanti in calo
Sono tornati a scendere i livelli di Pm10 nell'aria. I dati rilevati dalle centraline di monitoraggio di Arpa Lombardia interrompono la serie di giorni consecutivi di superamento del limite di 50 µ/m3 della media provinciale in tutto il territorio, tranne nella provincia pavese, dove la media, pur in diminuzione rispetto ai giorni precedenti, si è attestata su un valore di 51,4 µ/m3.
La tendenza degli ultimi anni
Al di là di singoli, per quanto critici, episodi acuti di inquinamento atmosferico, va ricordato che la situazione evidenziata dalle misure della rete su base pluriennale conferma il trend in progressivo miglioramento, nonostante per alcuni parametri sia ancora necessario proseguire nelle azioni di risanamento.
Legambiente: "Bene il blocco del traffico a Milano”
Gennaio è stato un mese decisamente tossico dal punto di vista della qualità dell'aria. Se negli anni il livello delle concentrazioni atmosferiche degli inquinanti ha teso a ridursi, grazie ai miglioramenti di motori, impianti termici e industriali, la situazione continua invece ad andare malissimo quando occorre fronteggiare condizioni meteo-climatiche critiche, in cui gli inquinanti si accumulano a causa dell'assenza di ricircolo dell'aria e di precipitazioni. "In tempo di cambiamento climatico servono politiche drastiche per ridurre l'inquinamento atmosferico - afferma Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. - Non è più possibile sedersi ad aspettare un alito di vento per risolvere la situazione. In questo contesto le misure regionali di emergenza fin qui programmate si stanno rivelando sistematicamente inefficaci e le iniziative prese dalle singole città, da sole, non sono in grado di incidere sulle condizioni di inquinamento in modo decisivo: la morfologia del territorio lombardo e la posizione geografica risultano estremamente sfavorevoli al ricambio d'aria, pertanto l'azione di contrasto deve necessariamente essere condivisa dall'intero bacino padano. Le domeniche a piedi non risolveranno il problema dello smog, ma hanno un elevato valore educativo e di promozione tra tutti i cittadini di una mobilità più sostenibile, incentrata sullo sharing, l'utilizzo dei mezzi pubblici, gli spostamenti a piedi e in bicicletta”.
Il Pd: “Sulle caldaie servono i fatti, non le parole"
"Ha ragione il sindaco di Milano Sala: le vecchie caldaie a gasolio prima o dopo dovranno essere dismesse. A questo punto, meglio subito e in questo Regione Lombardia dovrebbe mettersi al fianco del primo cittadino del capoluogo lombardo", dice Antonella Forattini, consigliera regionale del Pd, capogruppo in VI Commissione Ambiente. Quindi, su un tema così vicino ai cittadini, la Forattini chiede "fatti non parole”.