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In breve. La conferenza Unesco di Napoli, salvare il falco lanario e altre notizie

where Milano when Lun, 11/12/2023 who roberto

La Sogin e la Nucleco hanno cominciato i lavori di rimozione delle attrezzature posizionate sopra il vessel nella centrale atomica del Garigliano (Caserta). Difendere il suolo con il compost

Italia Nostra alla Conferenza Unesco di Napoli appena conclusa
Tutelare efficacemente i centri falco-lanario.jpgstorici delle città Unesco, non solo i contesti storici e monumentali, ma anche le comunità locali. Questa la richiesta ribadita con forza da Italia Nostra alla Conferenza Unesco di Napoli che si è svolta l’altra settimana. Il vicepresidente, Luigi De Falco, ha spiegato che servono più strumenti normativi per preservare i centri storici nei processi di rigenerazione urbana, perché il riconoscimento Unesco non è garanzia di vincolo e di tutela. Per questo Italia Nostra propone di inserire nel Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio una norma che ex lege vincoli centri storici e siti Unesco, estendendo in tal senso l’art. 142 (aree tutelate per legge). Inoltre, concorda con le dichiarazioni inserite nella carta “Lo spirito di Napoli”, redatta dai delegati dei 195 Stati dell’Unesco, che paiono finalmente affrontare il rapporto tra patrimonio materiale e immateriale e individuano nella “gentrificazione” e nel turismo di massa le dinamiche degenerative del contesto sociale dei centri storici che più ne mettono a rischio la tutela. Una convergenza di intenti che pare condivisa anche con l’amministrazione comunale di Napoli, che ha annunciato durante la conferenza Unesco il proposito di regolamentare l'accoglienza nei B&B e nelle case vacanze, d’accordo con l’appello lanciato il 27 novembre durante l’incontro organizzato da Italia Nostra insieme a Emergenza Cultura, l’Associazione “Mi riconosci?” e Rete SET – Sud Europa di fronte alla turistificazione.
 
Un progetto per salvare il falco lanario

Il falco lanario, pur essendo una specie ad ampia distribuzione, in Europa è sempre più raro a causa del bracconaggio, del prelievo di uova, oltre che per la scomparsa del suo habitat preferenziale. Anche se legalmente protetto sin dagli anni ‘70 e successivamente tutelato anche attraverso la Direttiva Uccelli, in Italia il declino delle sue popolazioni non si è arrestato. Il progetto LIFE Lanner, co-finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del Programma LIFE 2014-2020 e patrocinato dal ministero dell’Ambiente, si prefigge di incrementare la piccola popolazione di lanario presente nel Lazio, prevenendo la sua sparizione e promuovendo le condizioni per la dispersione degli individui. Inoltre, tecniche e metodologie acquisite saranno anche applicate nell’isola di Malta, dove il lanario è stato storicamente presente. Partito a gennaio 2020, il progetto proseguirà le sue attività fino a giugno 2025, sotto il coordinamento dell’Ente Monti Cimini - Riserva Naturale Regionale Lago di Vico e con la partecipazione dei seguenti partners: Regione Lazio - Direzione Regionale Ambiente; Provincia di Viterbo; Associazione scientifica Ornis Italica; Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri; e-distribuzione; BirdLife Malta. Per saperne di più: https://www.mase.gov.it/sites/defaul...
 
Nuova tappa nello smantellamento della centrale atomica del Garigliano
Sono cominciati nella centrale del Garigliano (Caserta) i lavori di rimozione delle attrezzature posizionate sopra il vessel, il contenitore d’acciaio nel quale durante l’esercizio avveniva la reazione nucleare. L’attività, svolta da Sogin e dalla sua controllata Nucleco all’interno dell’edifico reattore, si articola in quattro fasi principali. Nella prima, ora in corso, viene allagata la parte interna del vessel. Nella seconda fase si aprirà la parte superiore del vessel (denominata “testa”) permettendo la fuoriuscita dell’acqua che riempirà il canale reattore, fino a sommergere completamente lo stesso vessel posizionato al suo interno. Si procederà, quindi, con la rimozione delle attrezzature che si trovano sulla “testa” del vessel. Un’operazione che avverrà in modo remotizzato e sotto battente d’acqua, che è un elemento naturale che scherma le radiazioni e consente ai tecnici di procedere in sicurezza. Al termine, le attrezzature rimosse, per un peso complessivo di 1 tonnellata, saranno inserite in appositi contenitori cilindrici, che verranno stoccati nei depositi temporanei del sito, in attesa del loro conferimento al Deposito Nazionale, una volta disponibile. Questo intervento terminerà nel primo trimestre del 2024. A seguire Sogin avvierà lo smantellamento del vessel e dei sistemi e componenti dell’edificio reattore, denominati internals. Lo smantellamento della centrale del Garigliano produrrà complessivamente circa 268 mila tonnellate di materiali. Di queste, saranno inviate a recupero il 96%, per la maggior parte composte da metalli e calcestruzzo.
 
Un convegno sul compost per difendere il suolo
In occasione del World Soil Day (Giornata Mondiale del Suolo - 5 dicembre) istituito dalla Fao, il Cic Consorzio Italiano Compostatori ha organizzato a Bergamo insieme con la Fondazione Re Soil Foundation la settima edizione del convegno “Dalla terra alla Terra, il suolo tra cambiamenti climatici e nuovi stili di vita” con l’obiettivo di riflettere sul suolo, sugli effetti del cambiamento climatico e sugli obiettivi da raggiungere per tutelarlo e preservarlo. Partendo dal tema del World Soil Day 2023 “Soil and water: a source of life”, l’evento ha sottolineato come la sopravvivenza del nostro pianeta dipenda dal prezioso legame tra suolo e acqua, considerando che oltre il 95% del cibo proviene da queste due risorse. Per quanto riguarda il suolo, in particolare, si stima che contenga tra il 25% e il 35% circa della biodiversità totale, considerando tutti gli organismi viventi, tra cui i microrganismi che svolgono un ruolo fondamentale per il mantenimento della qualità del terreno e della sua fertilità. Tuttavia, a causa dei cambiamenti climatici e delle attività umane, i suoli si stanno degradando, esercitando una pressione eccessiva sulle risorse idriche, poiché l’erosione sconvolge l’equilibrio naturale e riduce la disponibilità di acqua per tutte le forme di vita.

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