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In breve. Fatevi sotto per la Planet Week, nimby a Viterbo e Ferrara e tante altre notizie

where Milano when Lun, 19/02/2024 who roberto

Inchiesta sui rifiuti a Reggio Calabria, Sogesid si allea con il Campus Biomedico, la Bei finanzia investimenti verdi di Aspi

Entro l’11 marzo le candidature alla Planet Week
Il ministero dell’Ambiente organizzaplanetweek-logo-fondobianco.png la Planet week, avviando una manifestazione di interessi per gli eventi pre-G7. L’obiettivo è la composizione di un calendario di eventi che dal 20 al 28 aprile, nell’area del comune di Torino, anticiperà il G7 Clima, ambiente ed energia. Al centro l’azione climatica, l’economia circolare, le energie rinnovabili, l’acqua e i giovani. Il G7 Ambiente è previsto dal 28 al 30 aprile alla Reggia di Venaria Reale. C’è tempo fino all’11 marzo per presentare le candidature; priorità verrà data a quelle che si svolgeranno in spazi già disponibili al promotore, valutando l’impegno ambientale: dovranno essere caratterizzate “dalle migliori pratiche ‘green'”. In collaborazione con il programma di comunicazione sui cambiamenti climatici Connect4Climate di Banca Mondiale, il ministero dell’Ambiente punta a realizzare iniziative in città e nella Regione, con il sostegno delle amministrazioni. L’invito a presentare proposte di eventi, che verranno poi selezionati per qualità e rilevanza, è rivolto a organizzazioni non governative, fondazioni, associazioni, università, scuole e pubbliche amministrazioni. Anche i soggetti privati avranno possibilità di accompagnare il percorso della Planet week. Trasversale a tutti gli argomenti dovrà essere l’impegno dei giovani, nel loro ruolo di attori attivi del cambiamento.
 
A Ferrara il nimby contro i fanghi
Comitati nimby e politici locali contestano il progetto del Centro Agricoltura Ambiente Nicoli di Crevalcore (Bologna) per realizzare a Portomaggiore (Ferrara), in località Portoverrara in via Bandissolo, un impianto di smaltimento dei fanghi. L’azienda ha depositato in Regione la documentazione che adegua la struttura ai correttivi richiesti da istituzioni pubbliche e associazioni ambientaliste. Il coordinamento No Fanghi coordinato da Giovanni Gavassi dice che serve “uno sforzo alla politica locale, in modo che ci sia la più ampia partecipazione e convergenza possibile di tutti i gruppi consiliari nel presentare, sottoscrivere e votare un documento unitario. Solo così la battaglia di tutto il territorio può prendere ancor più forza e autorevolezza”. Si affianca al comitato nimby anche Alessandro Tramarin di Fare Verde Ferrara. "Un impianto insalubre, che rischia con le sue attività di mettere a serio rischio la forza e la qualità produttiva delle nostre campagne”. Di parere opposto il Centro Nicoli, che venne fondato dagli scienziati ambientalisti e naturalisti Giorgio Celli e Giorgio Nicoli, secondo il quale il progetto tutela l’ambiente e migliora l’agricoltura.
 
Un’inchiesta sui rifiuti a Reggio Calabria
I carabinieri della compagnia di Reggio Calabria, in esecuzione di un’ordinanza del Gip Angela Mennella richiesta dalla Procura della Repubblica diretta da Giovanni Bombardieri, hanno tratto in arresto, con assegnazione ai domiciliari, un imprenditore edile di Reggio Calabria nell’ambito dell’operazione contro l’inquinamento del torrente Valanidi. Quattro i denunciati. L’accusa è di avere costituito un’associazione finalizzata al traffico di rifiuti, disastro e inquinamento ambientale, gestione non autorizzata di rifiuti speciali, occupazione abusiva di suolo demaniale, nel caso specifico, una parte del torrente Valanidi, che sfocia a sud del centro abitato di Reggio Calabria. Secondo gli inquirenti, nel cantiere ubicato nel greto del Valanidi venivano sversate nel tempo circa cinquemila tonnellate di inerti e fanghi, provenienti dalle numerose attività edili di tutta Reggio Calabria. “I criminali che inquinano e distruggono il nostro ambiente vengono combattuti da tutte le istituzioni e dai cittadini perbene”, dice Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria. Il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto ha espresso “complimenti al comando provinciale dell'arma dei carabinieri di Reggio Calabria”.
 
Sogesid si allea con il Campus Biomedico
Avviare una collaborazione sinergica in materia di tutela dell’ambiente e sviluppo sostenibile per agire in modo efficace contro gli effetti dei cambiamenti climatici. Questo l’obiettivo dell’accordo siglato da Sogesid, società di ingegneria dei ministeri dell'Ambiente e delle Infrastrutture e trasporti, con l’università Campus Biomedico di Roma. A partire dal Word Water Forum 2027, Sogesid e l’università potranno presentare iniziative di natura post-emergenziale connesse con i cambiamenti climatici oltre a collaborare alla gestione e attuazione di progetti pilota nel comparto idro-energetico. La partnership riguarderà, inoltre, l’organizzazione di conferenze e seminari di approfondimento e l’attivazione di tirocini. “Far fronte agli effetti dei cambiamenti climatici per mitigarne l’impatto sul territorio rappresenta il cuore della nostra missione”, ha detto Errico Stravato, amministratore delegato di Sogesid. Andrea Rossi, amministratore delegato e direttore generale del Campus Biomedico, ha detto: “La collaborazione tra i nostri due enti sarà in grado di portare stimoli e strumenti utili alle scelte di progettazione, studio e prevenzione”.
 
Fondi Bei alle autostrade
Dalla Bei, con il sostegno di InvestEU, 1,2 miliardi di euro a supporto del piano di Aspi per una rete autostradale sempre più sicura, green e resiliente. L'operazione, in linea con la Climate Bank Roadmap e la Politica per il Trasporto della Bei, mira ad ammodernare la rete autostradale, adattandola alle sfide legate al cambiamento climatico, senza espanderne la capacità. La Bei stima che l'attuazione del progetto sosterrà oltre 13.000 posti di lavoro. Tra gli obiettivi, rendere le autostrade più sostenibili e resilienti anche nell'eventualità di futuri eventi climatici. Verranno sostenuti l'utilizzo di energie alternative e l'adozione di soluzioni tecnologiche per il risparmio energetico, stazioni di ricarica per veicoli elettrici, pannelli fotovoltaici, illuminazione a Led.
 
A Viterbo nimby contro il deposito di rifiuti radioattivi
La Provincia di Viterbo, sulla scorta del via libera unanime espresso da tutti i sindaci nel corso di un’assemblea a Palazzo Gentili, ha presentato ricorso al Tar contro l’ipotesi di realizzare, in uno dei 21 siti viterbesi individuati e giudicati idonei da Sogin, il deposito nazionale di scorie nucleari. Nel ricorso viene contestato “l’inserimento nella Cnai di tutte le 21 aree individuate, nell’ambito della provincia di Viterbo, come idonee per ospitare l’insediamento del deposito nazionale delle scorie radioattive”. Si contesta inoltre “la formazione della carta delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) e degli atti del procedimento che l’hanno approvata. Ciò in ragione del fatto che la stessa Provincia di Viterbo, unitamente alla Regione Lazio, le amministrazioni comunali interessate, i comitati ed altre entità, hanno contestato la Cnapi, con specifiche osservazioni, partecipando al seminario nazionale”.

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