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Clima di guerra. Una mostra fotografica: ecco come siccità e cicloni devastano la Birmania

where Bergamo when Mar, 11/04/2023 who roberto

Fino al 1° maggio a Bergamo la mostra fotografica “Semi di speranza”, con scatti di Gianfranco Ferraro, organizzata dalla Fondazione Cesvi

Sebbene siano in forte in calosemidisperanzagianfranco-ferraro.jpg, nel mondo i disastri climatici arrecano più danni di una volta perché colpiscono un mondo sempre più globalizzato, interconnesso, sempre meglio infrastrutturato ma soprattutto sempre più densamente popolato, arrecando ogni volta danni più rilevanti. Nel mondo negli ultimi 20 anni si sono susseguiti 11mila eventi climatici estremi che hanno provocato la morte di oltre 475mila persone. A pagarne le conseguenze più gravi sono come sempre i Paesi più vulnerabili, ancora oggi impreparati ad affrontare e reagire a tali eventi. Sul tema del clima fino al 1° maggio è in corso a Bergamo la mostra fotografica “Semi di speranza”, con scatti di Gianfranco Ferraro e curatela di Sandro Iovine, organizzata dalla Fondazione Cesvi. Al centro gli effetti devastanti dei disastri, in particolare sulla Birmania (Myanmar), secondo Paese al mondo più colpito dai disastri meteorologici.
 
Il clima della Birmania
La Birmania è stata colpita nel 2008 dal ciclone Nargis, cui sono attribuiti fra gli 80mila e i 140mila morti e danni a circa 2,4 milioni di abitanti. Ancora oggi il Paese subisce le conseguenze del ciclone di allora. Nel 2023, secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha), sono 17,6 milioni i birmani che avranno bisogno di aiuti umanitari, più di un terzo della popolazione. Molto sensibile al clima è la zona centrale del Paese, particolarmente arida, dove però il clima asciutto è interrotto da inondazioni violente che danneggiano la produzione agricola e il sostentamento della popolazione.
 
I progetti del Cesvi nella regione arida
Concentrandosi sulla promozione delle buone pratiche agricole, il Cesvi coinvolge i piccoli agricoltori della zona secca centrale del Paese nella coltivazione del sesamo, delle arachidi e del fagiolo mungo verde, colture che rappresentano la principale fonte di reddito nella regione, perché non necessitano di molta acqua e ben si adattano all’aridità della zona. Per aumentare la qualità e la quantità della produzione, vengono messe a loro disposizione migliori varietà delle sementi, sono forniti loro una formazione e un accompagnamento costanti per promuovere l’adozione di tecniche agricole innovative, vengono favorite le vendite collettive a livello regionale per aumentare l’accesso ai mercati ed è promosso il loro accesso al credito per assicurare l’acquisto di fattori produttivi adeguati.
La fondazione adesso ha attivi progetti di sostegno alle popolazioni di diversi Paesi, tra cui anche Etiopia, Somalia e Kenya colpiti dalla carestia, oppure in Zimbabwe con progetti agricoli innovativi e sostenibili per garantire un corretto ed efficiente sfruttamento del terreno e offrire alle popolazioni autosufficienza e guadagno dalle loro colture. In Pakistan, vessato da sempre da alluvioni devastanti, la Fondazione Cesvi è presente con interventi di preparazione alle calamità e di emergenza legati a igiene e salute.
 
I dettagli della rassegna di immagini
L’impatto del clima sulla popolazione della Birmania, raccontato da Ferraro attraverso la mostra “Semi di speranza. Voci e volti dal Myanmar”, è esposto al Palazzo Ex Ateneo, in piazza Giuliano, a Bergamo. L’esposizione rientra nel calendario delle iniziative Bergamo-Brescia Capitale italiana della cultura e ha ottenuto il patrocinio dell’Aics, Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo.
All’inaugurazione erano presenti, oltre al fotografo Gianfranco Ferraro, anche il curatore Sandro Iovine, la presidente del Cesvi Gloria Zavatta, Massimo Pasquali per Aics, Sylvie Wabbes Candotti della Fao e il sindaco di Bergamo Giorgio Gori.
La mostra attraverso un problema lontano parla anche di tutto il pianeta. “Negli ultimi anni anche il nostro lato del mondo ha sofferto gli effetti reali dell’emergenza climatica”, ha commentato Zavatta della Fondazione Cesvi. “Sono sempre i più poveri a subire le conseguenze più devastanti”.
Alla mostra è dedicato anche il sito www.semidisperanza.info, realizzato grazie al supporto di myphotoportal.com in qualità di partner tecnico.

immagini
semi-birmania