Clima. Il Parlamento Ue approva le nuove norme sul mercato delle emissioni
Il testo riduce ulteriormente le quote, frena la delocalizzazione degli impianti e istituisce due fondi per finanziare la transizione
L'Europarlamento di Strasburgo ha dato il via libera a una nuova legislazione che ha l'obiettivo di mettere l'Ue in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 fissati al vertice Cop 21 di Parigi.
Il testo sulla riforma del mercato Ue delle quote di emissione per gli impianti industriali (Ets), approvato con 535 sì, 104 no e 39 astensioni, riduce ulteriormente il numero di quote di emissioni disponibili nel cosiddetto "mercato del carbone", che copre il 40% delle emissioni della Ue, ed istituisce due fondi per finanziare la transizione verso un'economia più verde.
La nuova legislazione prevede inoltre per la prima volta delle norme a contrasto del "carbon leakage", ossia della ricollocazione di impianti produttivi fuori Ue per aggirare le regole comunitarie ambientali.
Nel complesso, il nuovo sistema vuole ridurre le emissioni a ritmo più sostenuto e cancellare il surplus di quote che ha soffocato il mercato negli anni scorsi, limitando anche l'assegnazione di quote gratuite per evitare il carbon leakage.