Clima. Studio: emissioni in calo se si dà un prezzo alla CO2
Uno studio della Australian National University ha dimostrato che il 2% del calo delle emissioni è dovuto al meccanismo del “carbon pricing”, mentre il resto è attribuibile ad altri fattori
Il cosiddetto “carbon pricing”, cioè la pratica di applicare un prezzo all'inquinamento da CO2, è efficace nel ridurre le emissioni. Lo dimostra il maggiore studio mai effettuato sul tema, pubblicato dalla rivista Environmental and Resource Economics. La ricerca della Australian National University ha esaminato i trend delle emissioni di CO2 di 142 paesi dagli anni '90, e fra questi 43 hanno introdotto un sistema di tassazione del carbonio durante il periodo di studio.
“In media - spiega Paul Burke, uno degli autori -, tra il 2007 e il 2007 le emissioni sono calate del 2% nei paesi dove c'era il carbon pricing, mentre sono salite del 3% negli altri. La differenza totale è quindi del 5%. Il nostro studio ha dimostrato che il 2% è dovuto al meccanismo, mentre il resto è attribuibile ad altri fattori, come le migliori tecnologie, le politiche per le rinnovabili e le differenze nella tassazione dei carburanti”. Il messaggio dello studio per i decisori politici, sottolinea Frank Jotzo, un altro autore, è chiaro. “Dare un prezzo al carbonio funziona - sottolinea -, e deve far parte dei piani per ridurre le emissioni”.