Le compagnie petrolifere italiane leader per ambiente
Presentato il bilancio ambientale Assomineraria dedicato al settore petrolio e gas
Ridotte emissioni in atmosfera e nelle acque, scarsi consumi di acqua dolce e limitata produzione di rifiuti collocano l'attività di ricerca ed estrazione di idrocarburi in Italia in una posizione di leadership internazionale con performance ambientali migliori della maggior parte dei settori industriali nazionali. È la fotografia che offre il Rapporto Ambientale 2013 sulle attività di esplorazione e produzione di idrocarburi in Italia, presentato a Milano da Assomineraria. Lo strumento, volontario, è voluto dalle imprese aderenti ad Assomineraria, che si sono impegnate nella raccolta di tutti i dati relativi alle loro operazioni a terra e a mare secondo schemi internazionalmente riconosciuti. L'aspetto centrale che restituisce il Rapporto è rappresentato dalla coesistenza tra l'attività di valorizzazione degli idrocarburi nazionali e la sostenibilità ambientale.
“La valorizzazione delle risorse del sottosuolo e le relative importanti ricadute economiche, infatti, avvengono senza trascurare gli aspetti ambientali legati all'attività estrattiva grazie a imprese - afferma l’Assomineraria - che investono costantemente per minimizzare gli impatti della propria attività sul territorio (terrestre e marino) applicando le migliori tecnologie disponibili. Imprese all'avanguardia, sempre alla ricerca di nuove soluzioni e applicazioni per migliorare le proprie prestazioni, con un monte-investimenti che supera i 300 milioni di euro annui in attività di ricerca e un coinvolgimento diretto di Università e Politecnici, contribuendo così alla formazione di know-how ad elevata specializzazione”.
Secondo l’organizzazione è efficace anche la prevenzione e l'eventuale gestione delle emergenze ambientali: grazie a investimenti rilevanti e all'adozione di sistemi di gestione dei rischi certificati, i dati indicano, infatti, un'evidente e progressiva sicurezza ambientale. A ulteriore dimostrazione della sostenibilità del settore sono il monitoraggio della biodiversità (nonostante il limitato consumo del suolo) e i crescenti investimenti in educazione ambientale e comunicazione con gli stakeholder sul territorio. Altra eccellenza per le imprese di Assomineraria è la sicurezza sul lavoro con 2,22 infortuni indennizzati per milione di ore lavorate, contro un dato medio italiano di 12,57 (media 2007-2009).
Secondo il rapporto, l'effettiva occupazione di suolo delle attività di ricerca ed estrazione dai giacimenti su tutto il territorio italiano - conteggiando i 976 pozzi di produzione e le 130 piattaforme - è di 189 ettari, l'equivalente di cinque centri commerciali. “Nonostante ciò, a causa dell'estensione delle aree che lo Stato deve concedere in esclusiva per evitare la sovrapposizione di più operatori sullo stesso giacimento, l'attività vede il coinvolgimento di oltre 2.000 Comuni, 69 Province e 16 Regioni: una delle ragioni della dilatazione delle tempistiche autorizzative e dei relativi costi di "stallo" per il sistema Paese”.