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Quelli contro gli accordi internazionali. L’accusa di Greenpeace: “I lime brasiliani sono tossici”

where Roma when Lun, 08/05/2023 who roberto

Anche Ue+Mercosur entra nelle campagne contro le intese di libero scambio. Nel mirino l’export di pesticidi e l’import di prodotti agricoli

Anche l’accordo fra la Ue lime-2.jpge il Mercosur, come già avvenuto per esempio con il Ceta, entra nelle campagne contro le intese di libero scambio. Greenpeace con un rapporto intitolato “Lime ai pesticidi. Un cocktail tossico: l’accordo commerciale EU-Mercosur” accusa la presenza di diversi residui di pesticidi sui lime (il frutto meglio definito come limetta) prodotti in Brasile e venduti nell’Unione Europea. L’accordo commerciale con i Paesi del Mercosur (Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay) eliminerebbe le tariffe sulle esportazioni di pesticidi dell'Ue.
 
L’analisi
Un laboratorio accreditato e certificato ha analizzato 52 campioni di lime acquistati in supermercati e mercati all'ingrosso in Italia, Austria, Belgio, Francia, Germania, Paesi Bassi, Spagna e Svezia, trovando residui di pesticidi in tutti i campioni tranne uno.
Metà dei pesticidi rintracciati sono considerati altamente pericolosi in quanto presentano un rischio elevato per la salute umana, gli animali o l'ambiente. I pesticidi trovati (un disseccante e due insetticidi) sono venduti soprattutto da aziende europee in Brasile, uno dei principali consumatori di pesticidi a livello mondiale.
Sebbene non siano stati superati i limiti di legge per i singoli pesticidi rilevati, oltre il 90% dei campioni contenenti residui conteneva un vero e proprio “cocktail di pesticidi”, fino a sette sostanze diverse.
Dice Greenpeace che “tra i pesticidi presenti nei lime, ve ne sono alcuni non approvati o vietati nell'Ue che però vengono venduti all'estero e tornano sulle nostre tavole sotto forma di residui. I principi attivi non autorizzati sono stati rintracciati più comunemente nei lime acquistati in Germania e in Italia, i quali contenevano anche il maggior numero di pesticidi considerati altamente pericolosi”.
 
I dettagli dello studio
In Brasile sono attualmente registrate oltre 3mila formulazioni commerciali di pesticidi. A febbraio 2023, il 63% degli ingredienti attivi autorizzati in Brasile non aveva un'autorizzazione corrispondente in Ue mentre un terzo dei principi attivi rilevati nel nuovo studio è presente nei pesticidi di provenienza europea.
Questi i risultati principali dello studio condotto da Greenpeace:
- su 52 campioni totali, 51 contenevano residui di pesticidi;
- sono stati trovati 27 principi attivi, ovvero: un biocida, tre erbicidi, dieci fungicidi e 13 insetticidi;
- sei dei principi attivi trovati non sono approvati o sono vietati in UE;
- i principi attivi non autorizzati sono stati trovati più comunemente nei lime acquistati in Germania (quattro campioni) e in Italia (tre campioni);
- i lime provenienti dalla Germania e dall'Italia contenevano anche il maggior numero di pesticidi altamente pericolosi;
- sebbene non siano stati superati i limiti di legge per i singoli pesticidi rilevati, oltre il 90% dei campioni contenenti residui conteneva fino a sette sostanze diverse.
 
I commenti
“L'accordo Ue-Mercosur è come un cocktail tossico”, afferma Federica Ferrario, responsabile campagna agricoltura e progetti speciali di Greenpeace Italia. “L'accordo darà impulso al commercio di pesticidi e rafforzerà ulteriormente questo circolo vizioso, continuando a perpetuare un modello economico che sta distruggendo il nostro Pianeta. Chiediamo perciò di seppellire l'accordo Ue-Mercosur”.
“I pesticidi stanno già avvelenando migliaia di persone ogni anno in Brasile e uccidendo milioni di api, per citare solo due delle tante conseguenze correlate all’utilizzo di queste sostanze”, commenta Marina Lacorte, campagna agricoltura di Greenpeace Brasile.

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