Quelli del fare. Assegnati i premi Pimby per chi difende l’ambiente
Tra i premiati il Comune di Treviso, le aziende Poste, Italgas, A2A, Iren e imprese dell’economia circolare, per progetti volti a ridurre le emissioni e a valorizzare il territorio. Tra i giornalisti, un riconoscimento all’attività di Fausta Chiesa del Corriere della Sera
Sono stati assegnati nel corso dell’evento promosso a Milano da Assoambiente, l’associazione che rappresenta le imprese che operano nel settore dell’igiene urbana, riciclo, recupero, economia circolare, smaltimento rifiuti e bonifiche, i premi Pimby (Please In My Back Yard) Green 2024.
Il premio Pimby Green, organizzato dall’associazione con il patrocinio dell’Anci, è un'iniziativa che contribuisce a promuovere un'Italia più sostenibile e inclusiva.
Nel corso dell’evento, organizzato presso Villa Necchi Campiglio e condotto dalla giornalista Sabrina Scampini, sono stati assegnati dieci riconoscimenti in tre categorie: progettazione e realizzazione di infrastrutture strategiche per i territori e impianti industriali tecnologicamente avanzati; confronto, dialogo e partecipazione per creare coinvolgimento positivo e responsabile nei cittadini; pubblicazione di articoli e contenuti scientifici che contribuiscano a diffondere un'informazione trasparente volta a contenere il fenomeno dell'opposizione aprioristica a qualsiasi opera.
I premiati
Il Comune di Treviso, per il progetto Green New Deal che ha visto la creazione di 18 parchi urbani e boschi periurbani, l'incremento di alberi (+4.487) con possibilità di metterne a dimora altri 15mila nei prossimi anni. Treviso è Città verde europea 2025 agli European Green Leaf Award.
Il direttore generale di Poste Italiane Giuseppe Lasco per il Progetto Polis, con cui si promuove la coesione economica, sociale e territoriale nei piccoli centri urbani, attraverso la realizzazione di uno sportello unico di prossimità e la creazione della più grande rete di coworking del Paese.
L'amministratore delegato di Italgas Paolo Gallo per il Progetto Cantieri Green che definiscono un approccio circolare all'utilizzo dei materiali, puntando a ridurre, riusare, riciclare anziché consumare nuove risorse.
Il presidente di A2A Ambiente Fulvio Roncari per l’innovativo impianto di trattamento dei fumi del termoutilizzatore di Brescia, finalizzato a ridurre le emissioni e a recuperare una quota di calore precedentemente non recuperabile.
Luca Dal Fabbro, presidente di Iren, per il progetto The Heat Garde, un nuovo sistema di accumulo del calore a servizio della rete metropolitana di teleriscaldamento il cui impianto ospita nel quartiere San Salvario di Torino terrazzi e giardini pensili e quasi 11mila tra piante e alberi.
Il fondatore & ceo di Acbc, Edoardo Iannuzzi, per il progetto Moda e sostenibilità, con cui la società aiuta brand e fornitori dei settori fashion a ridurre l'impronta di carbonio e gli impatti negativi sull'ambiente e ad affrontare la regolamentazione della sostenibilità.
Giovanni Greco, presidente Techemet Italia per il progetto Lecce (Leading electronic scrap and catalytic converters enterprise), che ha come obiettivo il miglioramento del processo di trattamento e recupero di ferro, alluminio e metalli preziosi da catalizzatori esausti e rifiuti elettronici inerti.
L’amministratore delegato di Inerti San Valentino, Alberto Scarsini, per il progetto Ecosand, un end of waste ottenuto al 100% dal recupero, in sostituzione di un aggregato fine di origine naturale per calcestruzzi strutturali. Riutilizzo di scarti di diversi cicli produttivi per realizzare materiali da costruzione.
Virginia Castellucci, head of sustainability di 3Bee per il progetto Sistemi di monitoraggio della biodiversità che permette un monitoraggio continuo e non invasivo delle componenti biotiche e abiotiche degli ecosistemi e facilita la formulazione di piani di conservazione e rigenerazione.
Il presidente di 3V Green Eagle Enrico Seccomandi con il progetto Wet Oxidation, soluzione brevettata che consente di trattare rifiuti industriali liquidi non biodegradabili in quasi totale assenza di emissioni.
Il premio comunicazione e giornalismo è stato assegnato alla giornalista di Corriere della Sera Fausta Chiesa per la sua attività di informazione, sempre puntuale e basata su numeri e dati verificati, sulla transizione energetica e sulle sfide che attendono il nostro Paese.
L’evento è stato realizzato grazie al sostegno delle aziende partner Systema Ambiente, Interlogica e Unisalute.
Il commento di Testa
“Il premio Pimby Green riconosce e valorizza le opportunità offerte dalla realizzazione di opere di pubblica utilità in contrasto con la sindrome nimby (not in my back yard), sfidando le convinzioni spesso pregiudizievoli che rallentano o ostacolano la cultura del fare nel nostro Paese: una cultura che metta in risalto l'ingegno e la creatività italiana, capace di generare valore e occupazione nelle comunità in cui si insedia”, ha commentato il presidente Assoambiente Chicco Testa al termine della cerimonia di consegna.
Il dettaglio di Iren
Il presidente esecutivo del gruppo Iren Luca Dal Fabbro ha ritirato a Milano il premio Pimby Green 2024 per la categoria “progettazione e realizzazione di infrastrutture strategiche per i territori e impianti industriali tecnologicamente avanzati”. Ad accompagnarlo l’amministratore delegato di Iren Energia Giuseppe Bergesio. In particolare, Iren è stata premiata per il “Progetto The Heat Garden”, un nuovo sistema di accumulo del calore a servizio della rete metropolitana di teleriscaldamento il cui impianto ospita nel quartiere San Salvario di Torino terrazzi e giardini pensili e quasi 11mila tra piante e alberi. La struttura non solo immagazzina calore per la rete metropolitana di teleriscaldamento, ma promuove una nuova prospettiva sull’energia, unendo le risorse rinnovabili con il miglioramento dell’efficienza energetica: per questo motivo The Heat Garden non è solo un impianto tecnologico, ma un esempio di come l'innovazione possa armonizzarsi con la natura.
“Questo premio ci riempie di orgoglio e soddisfazione”, ha commentato il presidente esecutivo del gruppo Iren Luca Dal Fabbro. “La nostra strategia di crescita, recentemente confermata dall’aggiornamento del piano Industriale al 2030, ha come pilastro la decarbonizzazione, lo sviluppo delle rinnovabili, l’economia circolare, l’efficienza energetica e la salvaguardia delle risorse naturali. Tutto questo sostenuto da un approccio pragmatico, orientato al “fare”, capace di portare innovazione e sviluppo nei territori in cui operiamo. Il caso di The Heat Garden conferma inoltre la nostra volontà di coniugare le funzionalità operative degli impianti al gusto architettonico e al senso del bello, donando nello specifico alla città di Torino un nuovo e affascinante giardino verticale”.