Qui Firenze. La qualità dell’aria toscana migliora ma non basta. Ecco i programmi
Qualità dell’aria, Monni: “Dati confermano bontà dell’azione regionale. Subito nuovo bando da 6 milioni di euro”. Un piano straordinario per la Piana lucchese
L’assessora della Regione Toscana ad ambiente, economia circolare, difesa del suolo e protezione civile Monia Monni fa il punto sulle azioni per il miglioramento della qualità dell’aria messe in campo dalla Regione Toscana in seguito ai dati emersi dall’ultimo report di Legambiente “Mal d’aria di città 2024”.
“Come governo regionale - afferma - in questi anni abbiamo fortemente intensificato l’azione per il miglioramento della qualità dell’aria e i dati, voglio ringraziare in questo senso il serio lavoro e il costante impegno di Legambiente, dimostrano che stiamo percorrendo la strada giusta. C’è ancora molto da fare ovviamente, a partire dal condividere, a ogni livello, l’idea che migliorare la qualità dell’aria non significa vessare i cittadini, ma tutelare la loro salute e l’ambiente”.
Il piano aria
La Giunta regionale ha avviato un anno fa il percorso di definizione del nuovo Piano regionale per la qualità dell’aria-ambiente (Prqa), con il duplice obiettivo di rafforzare le azioni funzionali a ottemperare alle sentenze dalla Corte di Giustizia Europea e al posizionamento della Toscana rispetto ai più elevati standard di qualità dell’aria in considerazione della proposta di revisione della direttiva europea. In questo momento, di concerto con Arpat e Consorzio Lamma, sono in corso i lavori tecnici di ultimazione degli scenari emissivi sulla base dell’Inventario regionale sulle sorgenti di emissione, che consentiranno il successivo sviluppo degli scenari modellistici al fine di stimare il rispetto dei livelli di qualità dell’aria.
Migliora l’aria di Firenze
“In questi anni - prosegue Monni - abbiamo lavorato con forza con il ministero per avere più risorse e i 25 milioni di euro che abbiamo assegnato ai Comuni condannati dalla Corte di Giustizia europea, sia per il Pm10 sia per l’NO2, testimoniano limpidamente questo forte impegno. A Firenze, come emerso dai monitoraggi Arpat, i dati sul biossido di azoto sono migliorati grazie all’impegno di cittadini e imprese. Adesso il Comune, che ringrazio per il costante e prezioso lavoro, sta articolando i bandi per mettere a terra risorse pari a 10 milioni per la mobilità sostenibile, in favore di cittadini e imprese. Per monitorare queste azioni e rafforzare gli incentivi abbiamo condiviso con il Comune di Firenze, ringrazio in particolare l'assessore Andrea Giorgio, l’idea di sottoscrivere nelle prossime settimane un nuovo protocollo d’intesa”. Nei prossimi mesi, infatti, ci saranno ulteriori incentivi al trasporto pubblico, all’utilizzo delle biciclette e al ricambio dei mezzi, con il nuovo bando che dopo solo due mesi registra numeri molto positivi avendo già allocato il 25% delle risorse.
I camini della piana lucchese
“Anche sulla Piana lucchese - spiega l'assessora Monni - abbiamo fortemente rafforzato il nostro impegno, che parte dalla necessità di contrastare la fonte emissiva più inquinante rappresentata dai camini domestici. Sono già usciti i bandi per l’efficientamento dei camini e confidiamo nel supporto dei Comuni nel diffondere questa opportunità di incentivo”. Si tratta, nello specifico, di contributi a favore di cittadini residenti nei comuni di Altopascio, Buggiano, Capannori, Chiesina Uzzanese, Lucca, Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Montecarlo, Montecatini Terme, Pescia, Pieve a Nievole, Ponte Buggianese, Porcari, Uzzano alla trasformazione o sostituzione di generatori di calore inquinanti. Il bando rimarrà aperto fino al 3 maggio e tutte le informazioni sono disponibili su www.sviluppotoscana.it.
“C’è una nuova importante misura su cui abbiamo lavorato in questi mesi e che abbiamo da tempo presentato ai Comuni condannati con sentenza europea per inquinamento da Pm10. Si tratta di un bando da 6 milioni di euro per installare pompe di calore e pannelli fotovoltaici a fronte della chiusura certificata del camino domestico. Una misura che migliora l’aria che respiriamo, aumenta la qualità dell’abitare e sostiene il nostro percorso di transizione energetica. È sulla piana Lucchese che abbiamo concentrato al massimo il nostro lavoro, decidendo anche di curare direttamente l’uscita dei bandi, come richiesto dagli stessi Comuni che avevano avuto negli anni passati difficoltà amministrative che avrebbero altrimenti rischiato di rallentare questo indispensabile lavoro di sostegno economico alla cittadinanza. Proprio dopo l’uscita di questo bando proporremo anche a loro di sottoscrivere un protocollo d’intesa che punti a rafforzare ulteriormente l’azione congiunta per migliorare la qualità dell’aria”.
Casa a zero emissioni
Il bando “Casa a zero emissioni” promosso dalla Regione Toscana sarà sempre rivolto ai cittadini residenti nei comuni Altopascio, Buggiano, Capannori, Chiesina Uzzanese, Lucca, Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Montecarlo, Montecatini Terme, Pescia, Pieve a Nievole, Ponte Buggianese, Porcari, Uzzano. Tutti i dettagli saranno sempre disponibili sul sito www.sviluppotoscana.it, ma le risorse messe a bando copriranno sia le spese di dismissione di caminetti preesistenti sia l’installazione di impianto a pompa di calore ad alta efficienza, anche con sistema ibrido, a cui potrà essere abbinato anche impianto fotovoltaico nonché sistemi di accumulo. “Sappiamo però - conclude Monni - che tutte queste misure di incentivo sono efficaci se vengono accompagnate da divieti, che inevitabilmente rappresentano un momento di tensione nel rapporto con la cittadinanza. Ma, come dicevo, sono certa che potremo contare sul lavoro deciso dei Comuni, anche in termini di controllo, perché migliorare la qualità dell’aria significa migliorare la qualità della vita delle nostre comunità e ognuno deve fare la sua parte”.