Giappone: caccia alle balene, una missione esplorativa per l’Antartico
La contestata caccia alle balene pare, per il momento, sospesa. Lo studio dovrà censire il numero di animali da sushi
Due navi baleniere dell'Agenzia della pesca giapponese sono partite per l'oceano Antartico allo scopo di condurre un monitoraggio sulle balene invece che per il periodo annuale di caccia "a fini scientifici", bandita dalla Corte internazionale di giustizia dell'Aja lo scorso marzo.
La flotta, salpata priva di arpioni dal porto di Shimonoseki (prefettura di Yamaguchi), raccoglierà i dati sui cetacei grazie al contatto visivo e alla raccolta di campioni della pelle fino a marzo.
L'obiettivo è verificare la reale consistenza della popolazione di balene - apprezzatissime dai giapponesi per il sushi - al fine di far cadere l'attuale moratoria a fini commerciale nel "santuario dell'Antartico" quanto prima.
Il Giappone ha annunciato di voler riprendere la caccia alle balene a fini scientifici nell'anno fiscale 2015, che inizia a marzo, dopo aver depositato alla Commissione baleniera internazionale (Iwc) un nuovo piano in risposta alla bocciatura della Corte dell'Aja, che riduce il target originario di due terzi, a 233 esemplari, concentrandosi sulle balenottere minori.
La Commissione discuterà la proposta nipponica nella riunione del comitato scientifico attesa negli Usa a maggio e a giugno. In verità, nel 2014 Tokyo non ha abbandonato la pratica duramente contestata dalle associazioni ambientaliste, avendo catturato 196 esemplari secondo i limiti massimi consentiti di 81 balenottere minori, 90 balenottere boreali e 25 balenottere di Eden. Il tutto, ha detto un funzionario della Agenzia della pesca all'Ansa, "come sondaggio scientifico al largo delle coste dell'oceano Pacifico".
Le ricerche "a fini scientifici" del Giappone sono state condotte in fasi diverse: dal 26 aprile all'11 giugno del 2014 al largo di Ishinomaki (prefettura di Miyagi) e in autunno (dal 5 al 24 settembre del 2014) nella zona vicino alla città di Kushiro, in Hokkaido. Aree più lontane sono state raggiunte infine da metà maggio al 29 luglio dello scorso anno.