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I giorni della Cop28. Voce alle associazioni ecologiste. L’allarme del Wwf

where Dubai (Emirati arabi uniti) when Lun, 11/12/2023 who roberto

Nuovo appello dell’associazione ecologista: “Meloni alla Cop28 non cita nemmeno i combustibili fossili. L’elefante nella stanza rimangono gas e petrolio”. La posizione di Climate Action e di 350.org sul nucleare, Edf sul metano

Ovviamente non è possibile cover-cep-cop28.jpgriassumere tutto ciò che è hanno detto i movimenti ecologisti e le organizzazioni alla Cop28 dell’Unfccc (Onu) sul clima a Dubai, in corso fino al 12 dicembre. Se ne scelgono solamente alcuni dei temi più discussi.
 
Il Wwf
A proposito del discorso tenuto dalla presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, il Wwf commenta: “Un discorso nel quale la premier ha sì ribadito alcuni impegni (limitare la temperatura globale a 1,5°C, obiettivi europei per neutralità climatica entro il 2050, riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030) e richiamato l’importanza dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili, ma senza andare al cuore delle cause del cambiamento climatico, ovvero le emissioni derivanti dall’uso dei combustibili fossili. Pur citando l’eliminazione graduale del carbone in Italia, l’elefante nella stanza rimangono gas e petrolio: è, insomma, emersa ancora una volta la subalternità del Governo alla narrativa dettata dall’interesse immediato delle partecipate oil&gas. Un discorso molto più rivolto alla politica nazionale che a quella globale, tranne che sul fumoso Piano Mattei, e questo desta preoccupazione alla vigilia della Presidenza italiana del G7. Per il Wwf, la narrativa va ribaltata perché la realtà è molto diversa. La crisi climatica ci impone di accelerare la transizione e il ruolo dei governi è guidarla cogliendone tutte le opportunità e accompagnandola con le corrette misure a tutela di tutti. Non c’è ideologia nel chiedere di indirizzare i miliardi di investimenti e incentivi nocivi che ancora vanno ad alimentare l’industria fossile: ci sono invece decenni di studi che indicano nuove fonti energetiche e nuovi modelli di sviluppo compatibili con un futuro di benessere per tanti e non per pochi, come di fatto avviene oggi”.
 
Climate action e 350.org contro il nucleare
Sul nucleare alcune organizzazioni ambientaliste sono insorte: ”Portare avanti lo sviluppo del nucleare su scala globale è irrilevante”, attacca Gaia Febvre di Climate action network Francia. “In realtà il potenziale di sviluppo a livello globale è estremamente limitato”.
L'organizzazione 350.org di Bill McKibben ha dichiarato: "Non c’è spazio per una pericolosa energia nucleare per accelerare la decarbonizzazione necessaria per raggiungere l’obiettivo climatico di Parigi. Non è altro che una pericolosa distrazione. Il tentativo di un rinascimento nucleare condotto dai lobbisti delle industrie nucleari a partire dagli anni 2000 non ha mai avuto successo”.
 
Edf contro il metano
L’Edf Environmental Defence Fund nella sua rappresentanza europea Edfe, Environmental Defence Fund Europe, ha commentato l'accordo raggiunto a Dubai sulle riduzioni delle emissioni di metano. Secondo Flavia Sollazzo, direttrice senior per la transizione energetica dell’Ue dell’organizzazione non governativa, “gli impegni assunti durante la Cop28 potrebbero portare a impatti climatici di ampia portata: 118 Paesi, compreso il blocco dell'Ue, si sono impegnati a triplicare la capacità di energia rinnovabile e a raddoppiare il tasso di miglioramento dell'efficienza energetica entro il 2030. Con tutte le attenzioni rivolte all'industria del petrolio e del gas, il metano ha finalmente conquistato il centro della scena: i leader mondiali hanno annunciato un nuovo finanziamento di oltre 1 miliardo di dollari per affrontare il problema delle emissioni di metano e l'Epa statunitense ha annunciato nuove e severe normative sul metano, sulla scia delle nuove regolamentazioni dell'Ue approvate solo poche settimane fa. L'aspetto più importante è che l'industria del petrolio e del gas ha compiuto un passo significativo”.
"Le promesse ambiziose sono ottime per generare titoli di giornale, ma la vera sfida ora consiste nel garantire la trasparenza globale e la responsabilità delle emissioni di metano. La storia ha dimostrato che senza un monitoraggio efficace, le promesse audaci sul clima spesso non vengono mantenute. Per affrontare questo problema, il Fondo per la Difesa Ambientale guiderà una partnership di responsabilità con l'Osservatorio internazionale delle emissioni di metano (IMEO) del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente e l'Agenzia internazionale per l'energia (AIE), sostenuta da un impegno di 40 milioni di dollari da parte del dipartimento ambiente di Bloomberg. Insieme, sorveglieremo da vicino, dalla terra e dallo spazio, per garantire che l'industria mantenga le sue promesse".
Una componente chiave di questa iniziativa sarà MethaneSAT, un satellite altamente sofisticato che EDF lancerà all'inizio del 2024 e che avrà la capacità unica di individuare i grandi eventi di emissione e milioni di piccole fonti.
 
Per sapere di più sui progetti Edf contro il metano: https://www.cutmethaneeu.org/

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