La guerra della CO2 – Fondi segreti dai conservatori Usa per screditare la scienza dei cambiamenti climatici
Scoop del “Guardian”: 120 milioni di dollari ai think tank anti clima. Sotto accusa i fondi foraggiati dai petrolieri
Un fiume di soldi per screditare la scienza che si occupa dei cambiamenti climatici. Circa 120 milioni di dollari (90 milioni di euro) sono stati investiti da miliardari conservatori americani per gettare ombre e dubbi sul “climate change”.
Il fondo, distribuito tra il 2002 e il 2012, ha favorito la creazione di una vasta rete di think tank e gruppi di attivisti dediti a una sola occupazione: mettere in discussione i cambiamenti climatici, non più un fatto puramente scientifico, ma argomento da usare per dividere l’opinione pubblica e sostenere il nocciolo duro dei conservatori, come rivela il britannico “Guardian”.
I milioni per gli attivisti anti clima sono arrivati da due fondi, il Donor Trust e il Donors Capital. Il direttore del Donor Trust, Whitney Ball, ha spiegato al quotidiano che la sua organizzazione ha garantito che i soldi dei donatori, spesso industriali del petrolio strenui oppositori delle manifestazioni per salvare il pianeta, non sarebbero mai andati a cause liberali. “Ciò significa che non un solo cent è andato a favore di organizzazioni come Greenpeace”, ha messo in chiaro Ball.