La guerra contro la plastica. Zero intese al vertice Onu in Corea
Il vertice contro la plastica non raggiunge un accordo nonostante il sostegno della maggioranza dei paesi sull'inclusione di misure ambiziose. Il Wwf invita a spingere per includere misure vincolanti e per adottare un trattato
Mancato accordo al vertice contro la plastica (Inc-5), concluso a Busan in Corea del Sud, e nonostante che la grande maggioranza dei governi avesse richiesto l’inclusione di misure ambiziose. Durante la concitata sessione plenaria dell’ultima giornata dell’Inc-5, un gruppo di 95 Paesi di diverse regioni del mondo, tra i quali l’Italia, ha dichiarato che non avrebbe accettato un trattato che non includesse misure globali vincolanti e l’eliminazione progressiva delle sostanze chimiche e dei prodotti in plastica più problematici, come per esempio gli oggetti monouso. Quasi tutti i Paesi si sono alzati in piedi e hanno inoltre applaudito l'intervento della rappresentante del Ruanda, Juliet Kabera, che ha invitato tutti i presenti a dimostrare il sostegno per un trattato vincolante e ambizioso che coprisse l'intero ciclo di vita delle materie plastiche quale misura effettiva di prevenzione dell’inquinamento.
La delusione del Wwf
Il Wwf è deluso. Nonostante che l’Inc-5 si sia concluso senza un accordo, il Wwf esorta i Paesi a continuare a spingere per quelle misure necessarie a porre fine all’uso di plastica, allo sviluppo di liste di prodotti e sostanze chimiche da vietare e a concludere il processo di negoziazione il prima possibile. A parere dell’associazione, “le misure essenziali di un futuro accordo devono includere divieti globali e eliminazioni graduali di plastiche e sostanze chimiche dannose, standard globali per la progettazione dei prodotti, un meccanismo di finanziamento robusto e strumenti per rafforzare il trattato nel tempo”.
Il commento di Alessi
Commentando il mancato raggiungimento di un accordo, Eva Alessi, responsabile sostenibilità del Wwf Italia, ha dichiarato: “Dopo una settimana di intensi negoziati, la riunione si è conclusa senza che i governi abbiano trovato un accordo sulla soluzione per la crisi della plastica. Sono ormai passati più di mille giorni e cinque incontri negoziali da quando i governi hanno concordato di stabilire un Trattato giuridicamente vincolante. Durante questo periodo, sono state prodotte oltre 800 milioni di tonnellate di plastica, spesso monouso e non necessarie, di cui oltre 30 milioni di tonnellate sono finite nei nostri oceani con danni enormi per persone e ambiente”.