torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

L’impatto della transizione. L’allarme di Greenpeace: ecco l’estrazione illegale di oro in Amazzonia

where Seul (Corea del Sud) when Lun, 17/04/2023 who roberto

Sotto accusa anche i produttori di mezzi minerari. “Triplicata l’estensione delle foreste distrutte nelle terre indigene di Kayapó, Munduruku e Yanomami”

Tra il 2010 e il 2021 circa 20milaestrazioneoro.jpg ettari di foreste nelle terre indigene di Kayapó, Munduruku e Yanomami, nell’Amazzonia brasiliana, sono andati distrutti per via dell’estrazione illegale di oro: è quanto denuncia Greenpeace esaminando la rapida espansione di un fenomeno che in appena un biennio, tra il 2019 e il 2021, ha causato la distruzione di un'area tre volte più grande (il 202%) rispetto a quelle devastate nel decennio precedente.

L’estrazione illegale di oro implica anche l’utilizzo di grandi quantità di mercurio, metallo inquinante che finisce per disperdersi nell’ambiente, fiumi inclusi, contaminando la fonte di cibo e di acqua potabile per le popolazioni indigene che abitano l’Amazzonia. L’arrivo in questi territori di garimpeiros (cercatori d’oro) intensifica conflitti, criminalità, traffico di droga e abusi sessuali su donne e bambini indigeni, oltre che la diffusione di malattie come la malaria.
Un’indagine di Greenpeace East Asia si è concentrata invece sui macchinari. I sorvoli condotti da Greenpeace hanno permesso di individuare 176 macchinari pesanti, di cui 75 (il 43%) appartenenti alla divisione edilizia della multinazionale del gruppo Hyundai.

“L’estrazione illegale di oro distrugge a un ritmo allarmante aree preziose della foresta amazzonica, un ecosistema vitale non soltanto per le popolazioni indigene che in quelle terre vivono, ma per l’intero Pianeta”, commenta Martina Borghi, responsabile campagna foreste di Greenpeace Italia. “Aziende come Hyundai devono mettere il pianeta al di sopra dei loro profitti e impedire che i propri macchinari vengano usati per continuare a degradare terre indigene e aree protette”.
Greenpeace chiede che Hyundai verifichi, segnali e impedisca l’impiego dei propri macchinari in operazioni di estrazione illegale.
Nel 2022, ricorda ancora Greenpeace, l'Italia era al sesto posto a livello mondiale per valore di oro importato, al primo nell’Ue e al terzo in Europa (dopo Svizzera e Regno Unito), per un valore economico di circa 186 milioni di dollari.
 
La ricerca di Greenpeace https://www.greenpeace.org/internati...

immagini
estrazione-oro