I luoghi e l’ambiente. Italia Nostra contro “quel pasticciaccio brutto nella spiaggia di Falconara”
A Butera (Caltanissetta) un’area sotto vincolo sarebbe stata data in concessione a una società che sta realizzando uno stabilimento balneare, opere di calcestruzzo e una terrazza sugli scogli
L’associazione culturale e ambientalista Italia Nostra accusa quello che ritiene uno scempio, “l’ennesimo, sconcertante assalto al paesaggio siciliano”. La denuncia dell’associazione riguarda uno dei tratti più suggestivi della costa meridionale della Sicilia, nella spiaggia di Falconara dove, su uno sperone roccioso, si erge il castello di Falconara, dimora storica del XIV secolo caratterizzata dalla grande torre centrale costruita inizialmente per l'allevamento dei falconi da caccia. Siamo in territorio comunale di Butera (in provincia di Caltanissetta).
L’area protetta
Nel 2001, l’assessorato regionale dei beni culturali ha dichiarato il Castello di Falconara e l’annesso giardino “di importante interesse storico-architettonico” e pertanto sono stati sottoposti alle relative prescrizioni di tutela. L’associazione dice che “si tratta di un sito, di un complesso architettonico di peculiare suggestione e bellezza che connota il magnifico, antistante litorale”.
Il decreto di vincolo ha inteso preservare qualunque alterazione del contesto paesaggistico e ambientale del litorale nonché dell’intera area costiera che è stata identificata e designata come zona Sic, Zsc e Zps (sito di interesse e zona di protezione speciale). L’area fa parte del vasto litorale della Sicilia meridionale che, dalle bianche spiagge di Butera continua con la riserva naturale di Punta Bianca fino alla riserva di Torre Salsa, inglobando la celeberrima Scala dei Turchi.
In conseguenza del provvedimento di tutela, nel 2005 venne abbattuto il Lido Sorriso, abusivo, un “ecomostro” realizzato nei pressi del castello di Falconara.
L’allarme di Italia Nostra
Scrive Leandro Janni, presidente regionale di Italia Nostra Sicilia: “Di recente, siamo venuti a conoscenza del fatto che l’area nella quale sorgeva il Lido Sorriso, a seguito di un bando regionale, sarebbe stata data in concessione, dal demanio marittimo della Regione Siciliana, a una società che sta realizzando un nuovo lido, con strutture prefabbricate e rilevanti opere in cemento armato, mentre nello scoglio più grande della spiaggia verrà incredibilmente ripristinato una sorta di terrazzo in muratura. Che dire? Le immagini fotografiche che abbiamo realizzato di recente nella spiaggia di Falconara sono eloquenti. E sconcertanti. Inoltre, è evidente che una nuova concessione da parte della Regione Siciliana, in quell’area, costituirebbe una grave e assurda azione in evidentissima contraddizione in ordine agli atti di tutela posti in essere e alla conseguente demolizione del Lido Sorriso del 2005. Demolizione effettuata con fondi pubblici e finalizzata a ripristinare lo stato dei luoghi”.
“Pertanto – conclude Janni - ci attendiamo risposte chiare e immediate azioni ispettive da parte della Regione Siciliana (specificatamente dall’Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente e dall’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana), ma anche da parte del Comune di Butera e dalla Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Caltanissetta. Italia Nostra si riserva, inoltre, di presentare un esposto presso la Procura della Repubblica di Caltanissetta”.