Mare da amare. Accordo fra Transizione e Ispra sui fondali. E arriva il progetto Neptune
400 milioni di euro per interventi a favore dell’economia blu sostenibile. Progetto Neptune: on line il portale transfrontaliero di valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale sommerso
Due notizie belle per il mare. È on line il portale transfrontaliero di Neptune per la valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale sommerso, mentre il ministero della Transizione ecologica firma un accordo con l’Ispra per gli habitat marini.
L’intesa per il mare
Con la firma del protocollo d’intesa tra il MiTE e l’Ispra prende il via l’investimento M2C4-3.5 del PNRR “Ripristino e tutela dei fondali e degli habitat marini”, che consentirà al nostro Paese di rafforzare le capacità di osservazione degli ecosistemi marini e attuare una campagna di recupero e restauro degli habitat marini degradati dalla pressione antropica. Il progetto, inserito nella missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, prevede un investimento complessivo di 400 milioni di euro per i mari italiani, in linea con gli obiettivi fissati dalla Strategia europea per il 2030 sulla biodiversità e le misure previste dalla Strategia per l’ambiente marino. Il piano contempla interventi su vasta scala per il ripristino e la tutela dei fondali e degli habitat marini per invertire la tendenza al degrado degli ecosistemi del Mediterraneo e favorire il mantenimento e la sostenibilità di attività fondamentali non solo per le zone costiere, ma anche per filiere produttive essenziali come quelle della pesca, del turismo e dell’economia blu sostenibile.
Il progetto Neptune
Per favorire lo sviluppo sostenibile delle attività ricreative e professionali subacquee, garantendo allo stesso tempo la tutela degli habitat marini e costieri ad elevato valore naturalistico e culturale, è nato Neptune (improbabile sigla costruita da “PatrimoNio naturalE e culTUrale sommerso e gestione sosteNibile della subacquEa ricreativa”), un progetto cofinanziato dal Programma di cooperazione transfrontaliera Italia Francia Marittimo 2014-2020. “Il progetto - racconta la referente per l’Area Marina Protetta di Portofino Sara Venturini - ha come intento quello di creare una rete transfrontaliera di siti pilota sommersi a forte interesse naturale e culturale, gestiti e fruiti in maniera sostenibile. Neptune - prosegue Venturini - è capofilato dall’Area Marina Protetta di Portofino in partenariato con Regione Liguria, Regione Autonoma Sardegna, Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, Parc National de Port-Cros, Région Sud Provence – Alpes – Côte d’Azur e il Centre de Découverte Mer et Montagne. Tra i soggetti attuatori liguri, oltre ad Arpal, le aree marine protette di Capo Mortola, Bergeggi e Cinque Terre, che ringraziamo per aver portato avanti iniziative importanti per la valorizzazione e tutela dell’ambiente marino e costiero.”
Per poter coinvolgere i vari stakeholder e avere precise ricadute sul territorio, il progetto ha previsto la realizzazione di un portale dove visualizzare prodotti e attività di progetto, foto, filmati, news sull’ambiente e sulla sicurezza della subacquea: www.neptuneproject.eu.
“Il sito - illustra Andrea Gerli, CEO della ditta Petercom, che su incarico del capofila ha realizzato il portale -ha l’intento di simulare un’esperienza d’immersione nell’area transfrontaliera e fornire tutte le informazioni per chi è interessato a recarsi sui luoghi di progetto. Grazie ai meravigliosi video e scatti fotografici realizzati dai partner - conclude Gerli - , la piattaforma permetterà di godere delle bellezze naturalistiche del mediterraneo, scoprire interessanti novità sulla sicurezza e informarsi su news dedicate al mare”.