Natura. In Italia 881.068 ettari di foreste sono gestiti in modo sostenibile
In occasione della Giornata Internazionale delle Foreste, che si è svolta il 21 marzo, il Pefc Italia ha presentato il rapporto annuale sulla certificazione in Italia
Con 881.068,93 ettari certificati, il 2019 registra un aumento del 7% di boschi e foreste gestiti in maniera sostenibile e certificati Pefc. La superficie certificata più estesa si trova nel Trentino-Alto Adige. Aumentano anche le aziende certificate che raggiungono quota 1.095: il primato è del Veneto, seguito da Trentino Alto-Adige e Lombardia. Sono alcuni dei dati presentati del rapporto annuale Pefc sulle foreste certificate presentati in occasione della Giornata Internazionale delle Foreste che si è svolta il 21 marzo.
Foreste sostenibili
Aumentano in Italia i boschi e le foreste gestite in maniera sostenibile: il 2019 si è chiuso infatti positivamente con una superficie certificata di 881.068,93 ettari, oltre 62.000 in più rispetto al 2018 quando erano 819.017,06, segnando un aumento percentuale del 7,6%.
A confermarlo è il Rapporto Annuale del Pefc Italia (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes), l'ente normatore della certificazione della buona gestione del patrimonio forestale, in occasione della Giornata Internazionale delle Foreste che si celebra il 21 marzo e che quest'anno viene dedicata al tema della biodiversità.
I primati dell’Alto Adige e del Veneto
La superficie forestale certificata più estesa si conferma quella del Trentino Alto-Adige con i 300.445 ettari gestiti dal Bauernbund - Unione Agricoltori di Bolzano, cui si aggiungono i 261.428,81 ettari cumulativi curati nella provincia di Trento che comprende l'area gestita dal Consorzio dei Comuni Trentini - AR Trentino e dalla Magnifica Comunità di Fiemme. Al secondo posto il Veneto con 92.705,96 ettari, poi il Friuli Venezia Giulia, con 83.352,35 ettari gestiti da UNCEM.
A seguire ci sono le superficie forestali certificate di Piemonte, Lombardia, Toscana, Basilicata, Emilia Romagna, Liguria, Marche, Umbria e Lazio.
Positivo anche l'andamento del numero di aziende che scelgono di lavorare nel rispetto del patrimonio forestale: sono 115 le nuove aziende che nel 2019 hanno ottenuto la certificazione di Catena di Custodia, mostrando il proprio impegno nella sostenibilità. Le certificazioni sono cresciute del 5,4% rispetto al 2018, quando invece il tasso di crescita sull'anno precedente era stato del 4%.
In totale, si contano 1.095 aziende certificate sul territorio italiano, un numero che colloca l'Italia al quinto posto nella classifica mondiale dei Paesi con più aziende certificate Pefc. Il Veneto è la regione che sale sul podio con 251 aziende con certificazione di tracciabilità (Catena di Custodia), seguito da Trentino Alto-Adige (192), Lombardia (181) e Friuli Venezia Giulia (126). Per quanto riguarda le categorie produttive, rimane preponderante il settore legno in tutti i suoi aspetti, dagli imballi, all'edilizia e prima trasformazione, ma è in crescita anche il settore carta sia da stampa che packaging.
La filiera solidale
"Il 2019 è stato anno molto impegnativo per il Pefc, che ha lavorato costantemente per contribuire al ripristino dei danni causati dalla tempesta Vaia a fine 2018. Per farlo, l'Associazione ha lanciato anche il progetto Filiera Solidale Pefc, proponendo un logo per il legname proveniente dal recupero delle piante abbattute da Vaia che lo accompagnerà fino ai prodotti finali con la tracciabilità attraverso le varie trasformazioni", ha dichiarato Maria Cristina D'Orlando, presidente del Pefc Italia.
"In questo contesto diventa fondamentale la presenza di un ente normatore come il Pefc, in grado di garantire standard per la corretta gestione delle foreste e di promuovere un modello di sviluppo sostenibile, basato sui principi di salvaguardia e valorizzazione della biodiversità, tema portante di questa edizione della Giornata Internazionale delle Foreste e di cui boschi e foreste sono fondamentali custodi".
"Nel 2020 la giornata mondiale delle foreste è dedicata alla biodiversità: lo standard Pefc italiano ha requisiti elevati in questo ambito e tutela le formazioni naturali che ospitano la ricca biodiversità italiana - prosegue la presidente D'Orlando - . Proprio per dare una risposta alla crescente sensibilità e interesse sui temi ambientali, il Pefc lavorerà per aprire nuove opportunità per la valorizzazione dei servizi ecosistemici prodotti dal bosco, nuova frontiera per la lotta all'emergenza climatica nel futuro". "La crescita delle aziende che scelgono di certificare il proprio lavoro con il logo Pefc è un segnale positivo per il mondo delle foreste ma anche per la società in generale", conclude Antonio Brunori, Segretario Generale Pefc Italia.