Le Ong abbandonano la Cop19 di Varsavia. “Al centro della conferenza interessi di industrie energetiche sporche”
È la prima volta che accade in un vertice Onu sul clima: le associazioni e le Ong del Pianeta hanno abbandonato i lavori della Conferenza mondiale sui cambiamenti climatici di Varsavia e sono pronte alla mobilitazione
"Abbiamo detto di essere solidali con i milioni di persone colpite dal tifone Haiyan e con tutte le persone che subiscono i cambiamenti climatici. La nostra solidarietà ci obbliga a dire la verità sulla Conferenza sul Clima di Varsavia Cop19. La conferenza sul clima di Varsavia, che avrebbe dovuto essere un passo importante nella giusta transizione verso un futuro sostenibile, si avvia a offrire praticamente il nulla".
Così, in una nota congiunta, Aksyon Klima Pilipinas ActionAid, Bolivian Platform on Climate Change, Construyendo Puentes, Friends of the Earth Europe, Greenpeace, Ibon International, International Trade Union Confederation, Ldc Watch, Oxfam International, Pan African Climate Justice Alliance, Peoples’Movement on Climate Change Philippines e Wwf.
Le Ong hanno fatto sapere che "le azioni di molti Paesi ricchi qui a Varsavia stanno minando direttamente i negoziati dell’Unfccc (United Nations Framework Convention on Climate Change), che è un importante processo multilaterale che deve avere successo se vogliamo risolvere la crisi climatica globale. La Conferenza di Varsavia ha messo al centro gli interessi delle industrie energetiche sporche invece che gli interessi dei cittadini con un “Coal & Climate Summit”che si è tenuto in concomitanza, con sponsorizzazioni da parte di grandi inquinatori affisse ovunque e una presidenza della Polonia, che si basa sul carbone e sull’industria del fracking.
Questa settimana - fanno sapere le Ong - si è tenuta una riunione ministeriale sulla finanza con quasi nessun finanziamento effettivo: i colloqui sono in fase di stallo perché i paesi ricchi si rifiutano di impegnarsi per un meccanismo internazionale sui danni e perdite per gli eventi estremi. A Varsavia non si è vista alcuna intenzione di aumentare la riduzione delle emissioni, né un maggiore sostegno per l’adattamento prima del 2020 e manca un percorso chiaro per raggiungere un accordo globale alla Cop di Parigi 2015.
Ribadendo la volontà a impegnarsi con i ministri e le delegazioni presenti in buona fede per negoziare, le ong ribadiscono che a Varsavia "i governi dei paesi ricchi sono venuti senza nulla da offrire" e di questo passo "i prossimi due giorni di trattative non porteranno ad azioni per il clima di cui il mondo ha tanto bisogno".
Pertanto le organizzazioni e i movimenti hanno deciso "che il miglior uso del proprio tempo è di ritirarsi volontariamente dai colloqui sul clima di Varsavia. Ci concentreremo su come mobilitare la gente per spingere i governi ad assumere la leadership per una seria azione per il clima".
"Noi usciamo da questa conferenza sul clima di Varsavia: è chiaro che non viene meno la nostra pressione sui governi che devono recuperare la nostra fiducia e fare ciò che il mondo ha bisogno. Torneremo, sostenuti dalla voce del popolo, a Lima nel 2014 per indirizzare i governi più responsabili verso un futuro sostenibile e giusto".