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Rallenta il consumo di suolo. Così ogni giorno cementifichiamo 20 ettari di Italia

where Roma when Lun, 09/12/2024 who roberto

La perdita dell’effetto spugna dato dal terreno che assorbe l’acqua piovana costa 400 milioni in allagamenti. In testa come ingombro è la logistica. Dal 2006 al 2023 sono stati persi altri 1.289 chilometri quadri, di cui il 12% per via del fotovoltaico: è suolo perso o guadagnato? Val d’Aosta e Liguria regioni virtuose; fra le città bravissima è Trieste. Le peggiori: Roma, Uta (Cagliari) e Ravenna

Ecco il consumo di suolo. In baseconsumo-suolo-ispra.jpg ai dati del 2023 raccolti dal sistema delle agenzie ambientali Snpa e dall’Ispra, il fenomeno rallenta, ma rimane elevato. La perdita dei servizi ecosistemici legata al consumo di suolo non è solo un problema ambientale, ma anche economico: nel 2023 la riduzione dell’"effetto spugna”, ossia la capacità del terreno di assorbire e trattenere l’acqua e regolare il ciclo idrologico, secondo le stime, costa al Paese oltre 400 milioni di euro all’anno. Un “caro suolo” che si affianca agli altri costi causati dalla perdita dei servizi ecosistemici dovuti alla diminuzione della qualità dell’habitat, alla perdita della produzione agricola, allo stoccaggio di carbonio o alla regolazione del clima.
 
I numeri
Complessivamente il consumo di suolo rimane ancora troppo elevato, anche se con una leggera diminuzione rispetto all’anno precedente e continua ad avanzare al ritmo di circa 20 ettari al giorno, ricoprendo nuovi 72,5 km2 (una superficie estesa come tutti gli edifici di Torino, Bologna e Firenze). Una crescita inferiore rispetto al dato dello scorso anno, ma che risulta sempre sopra la media decennale di 68,7 km2 (2012-2022) e solo in piccola parte compensata dal ripristino di aree naturali (poco più di 8 km2, dovuti in gran parte al recupero di aree di cantiere).
 
Trieste la città migliore
Cambia la classifica dei comuni “Risparmia suolo”, quelli in cui le trasformazioni della copertura del suolo sono limitate o assenti: sul podio del 2024 salgono Trieste, Bareggio (Milano) e Massa Fermana (Fermo).
A descrivere l’andamento nazionale del fenomeno, il rapporto Snpa (Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente) “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici” che in questa edizione pubblica le stime per tutte le regioni, le province e i comuni italiani relative al 2023.
Ad accompagnare il report, l’EcoAtlante il quale, oltre a rappresentare un viaggio nell’ambiente italiano, consente di consultare e scaricare le mappe dettagliate del consumo di suolo e di personalizzarle in base alle esigenze.
 
Piazzali, case, cantieri
Nel 2023 risultano cementificati più di 21.500 km2, dei quali l’88% su suolo utile. In aumento la cancellazione del suolo ormai irreversibile con nuove impermeabilizzazioni permanenti pari a 26 km2 in più rispetto all’anno precedente. Il 70% del nuovo consumo di suolo avviene nei comuni classificati come urbani secondo il recente regolamento europeo sul ripristino della natura (Nature Restoration Law). Nelle aree dove il nuovo regolamento europeo prevede di azzerare la perdita netta di superfici naturali e di copertura arborea a partire dal 2024, si trovano nuovi cantieri (+663 ettari), edifici (+146 ettari) e piazzali asfaltati (+97ettari). In calo costante quindi la disponibilità di aree verdi: meno di un terzo della popolazione urbana riesce a raggiungere un’area verde pubblica di almeno mezzo ettaro entro 300 metri a piedi. Della crescita in un anno, il 12,5% [161 chilometri quadri su 1.289 chilometri quadri] è effetto del fotovoltaico-a-terra.
 
Rischi di allagamento
Proseguono le trasformazioni nelle aree a pericolosità idraulica media, dove la superficie artificiale avanza di oltre 1.100 ettari, mentre si sfiorano i 530 ettari nelle zone a pericolosità da frana, dei quali quasi 38 si trovano in aree a pericolosità molto elevata.
 
Aosta e Liguria regioni virtuose
La Valle d’Aosta e la Liguria sono le uniche regioni sotto i 50 ettari: la Valle d’Aosta, con +17 ettari, è la regione che consuma meno suolo, seguita dalla Liguria (+28) che si contiene al di sotto di 50 ettari.
 
Veneto ed Emilia-Romagna i peggiori
Gli incrementi maggiori per l’ultimo anno si sono verificati in Veneto (+891 ettari), Emilia-Romagna (+815), Lombardia (+780), Campania (+643), Piemonte (+553) e Sicilia (+521). Escludendo le aree ripristinate (operazione da cui si ricava il consumo di suolo netto) segnano gli aumenti maggiori Emilia-Romagna (+735 ettari), Lombardia (+728), Campania (+616), Veneto (+609), Piemonte (+533) e Sicilia (+483).
La capitale perde meno suolo: per la prima volta Roma (+71 ettari) registra una significativa riduzione dell’incremento rispetto ai dodici mesi precedenti (+124 ettari), ma si conferma tra i comuni con il consumo di suolo più alto (tenuto conto che si tratta del comune con la maggiore superficie in Italia), insieme a Uta (+106 ettari), comune della città metropolitana di Cagliari, e Ravenna (secondo comune per superficie totale in Italia, +89 ettari).
 
Logistica
Nel 2023 la logistica ricopre altri 504 ettari in un solo anno, una crescita attribuibile principalmente all’espansione dell’indotto produttivo e industriale (63%), mentre la grande distribuzione e le strutture legate all’e-commerce contribuiscono rispettivamente per il 20% e il 17%. Il fenomeno si concentra prevalentemente nelle regioni del Nord Italia, con un massimo di superfici consumate in Emilia-Romagna (101 ettari), Piemonte (91 ettari) e Veneto (80 ettari).
Altri impatti economici della perdita di servizi ecosistemici: se si considera la perdita del suolo avvenuta non solo nell’ultimo anno, ma nel periodo tra il 2006 e il 2023, l’impatto economico viene stimato tra 7 miliardi e 9 miliardi di euro annui. Il valore perso di stock (ossia la perdita assoluta di capitale naturale) dello stesso periodo varia tra 19 e 25 miliardi di euro.
 
Dilemma fotovoltaico
Dal 2006 al 2023 sono stati persi 1.289 chilometri quadri, di cui 161 (il 12%) per via del fotovoltaico: è suolo perso o guadagnato? Il rapporto dell’anno scorso era stato accolto da polemiche perché erano stati conteggiati anche gli spazi ricoperti dai moduli.
 
Scarica il Report Snpa sul consumo di suolo https://www.snpambiente.it/temi/suol...
Consulta i dati di consumo di suolo https://www.isprambiente.gov.it/it/a...
Leggi la sintesi curata da Ispra https://www.snpambiente.it/wp-conten...
Consulta le schede regionali https://www.snpambiente.it/wp-conten...

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