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Recupero energetico a Scarlino bloccato dal Consiglio di Stato

where Grosseto when Lun, 09/02/2015 who redazione

Continua la vicenda dell’inceneritore toscano. Federambiente: impianti sicuri ma norme confuse

81c063b5d01dc619396b8ea2f7be4af7400x400.pngFederambiente esprime preoccupazione per il blocco delle attività dell'impianto di recupero energetico di Scarlino (Grosseto), conseguente a una recente sentenza del Consiglio di Stato per quello che è stato ritenuto un difetto d'istruttoria nel procedimento autorizzativo.
“Preoccupano gli effetti di tale sentenza, che da un lato mettono a rischio 120 posti di lavoro tra diretti e indiretti e dall'altro possono provocare pesanti ripercussioni sulla gestione dei rifiuti urbani nella provincia di Grosseto, che dovrebbero necessariamente essere trasferiti ad altri impianti in Toscana e altrove”.

L’associazione delle aziende di servizi pubblici ambientali ribadisce che gli impianti di trattamento dei rifiuti sono tecnologicamente maturi e garantiscono elevati livelli di sicurezza ambientale. “Dati ufficiali dimostrano che in Italia, negli ultimi vent'anni, sono stati effettuati con successo consistenti investimenti finanziari e nella ricerca tecnologica per minimizzare gli impatti ambientali: oggi la termovalorizzazione dei rifiuti ha effetti irrilevanti rispetto ad altre fonti d'emissione d'origine sia civile sia industriale. La termovalorizzazione dei rifiuti è diffusamente praticata in Europa - in particolare nei Paesi del centro-nord notoriamente virtuosi nelle politiche ambientali - in modo complementare al riciclo con l'obiettivo di minimizzare lo smaltimento in discarica. Non è però pensabile che gli impianti possano vivere alla giornata: occorre stabilità legislativa, occorrono norme certe, chiare e applicabili, durature nel quadro di una politica industriale del settore che consenta di operare con serenità”.

Per questi motivi la Federambiente esprime la sua solidarietà ai lavoratori e agli amministratori di Scarlino Energia, “auspicando nel contempo che la Regione Toscana - da poco diventata unico soggetto cui spettano valutazione e rilascio dell'Autorizzazione integrata ambientale per impianti come quello di Scarlino - possa rapidamente trovare una soluzione che, nel più scrupoloso e condiviso rispetto delle norme a tutela dell'ambiente e della salute, consenta all'impianto di riprendere quanto prima l'attività al servizio del territorio”.

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