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Una ricerca conferma. C’è il metabolismo dei microbi dietro l’impennata delle emissioni serra

where Denver-Colorado (Stati Uniti) when Lun, 18/11/2024 who roberto

Le emissioni di metano sono aumentate in modo significativo, mentre la quantità di carbonio-13 è crollata. Il contributo della respirazione microbica è salito a oltre il 90% del totale a partire dal 2020. Non è metano fossile e viene dalla fermentazione delle discariche, dalle torbiere e dalle marcite, dal terreno, dagli allevamenti di bovini

Una ricerca pubblicata sulla thumb-yt-creedit-animalequality.jpgrivista scientifica Pnas ha scoperto che la prima fonte dell’aumento recente di metano nell’atmosfera è la fermentazione prodotta dai batteri. Il metano è uno dei più potenti gas con effetto serra, con un potere decine di volte più riscaldante rispetto alla CO2. Lo studio dell’Università di Boulder, alle porte di Denver (Colorado), ha tracciato la forma isotopica di metano (la formula chimica è CH4) presente in atmosfera, cioè la carta d’identità di quel gas, e ha scoperto che non è metano di origine fossile. Le emissioni di metano sono aumentate in modo significativo, mentre la quantità di carbonio-13 è crollata. Il contributo della respirazione microbica è salito a oltre il 90% del totale a partire dal 2020. È metano di produzione attuale, recente, creato nel 2020. Viene dalla fermentazione delle discariche, dalle torbiere e dalle marcite, dal terreno, dagli allevamenti di bovini nel cui apparato digestivo ci sono colonie di batteri Archaea che producono il gas nell’intestino degli animali.
Il tasso di crescita dell'abbondanza atmosferica di metano ha raggiunto un record di 15,4 parti per miliardo tra il 2020 e il 2022, ma i meccanismi che guidano la crescita accelerata di CH4 sono stati finora poco chiari. Gli scienziati hanno misurato le rilevazioni del Global Greenhouse Gas Reference Network della Noaa e un modello a scatola per indagare i potenziali fattori scatenanti della rapida crescita di CH4.
 
Misurare il gas
Il metano è il secondo gas serra antropogenico più abbondante e ha un potenziale di riscaldamento globale 28 volte più intenso rispetto all’anidride carbonica nel periodo di 100 anni, e un’ottantina di volte più intenso su un periodo di una ventina d’anni. Di conseguenza, il metano (CH4) ha conseguenti effetti radiativi a breve termine ed è un obiettivo importante per la mitigazione climatica. Dopo una breve pausa nella crescita dal 1999 al 2006, sia l'abbondanza che il tasso di crescita del metano atmosferico sono aumentati. Nel periodo 2020-2022, il tasso di crescita osservato del CH4 ha raggiunto un livello record da quando sono iniziate le misurazioni Noaa nel 1983, con una media di 15,4 parti per miliardo l’anno. Il Global Monitoring Laboratory (Noaa Gml) della National Oceanic and Atmospheric Administration monitora attentamente il carico globale di CH4 attraverso il Global Greenhouse Gas Reference Network (Ggggrn) da oltre quattro decenni. La collaborazione tra Noaa Gml e l'Institute of Arctic and Alpine Research all'Università del Colorado Boulder ha consentito misurazioni di δ 13 C CH4 dal Gggrn dal 1998, attualmente misurando settimanalmente o quindicinalmente da 22 siti di background distribuiti a livello globale. Il set di dati è stato ampiamente utilizzato per studiare l'evoluzione delle fonti e dei pozzi globali di metano. Le concentrazioni di metano sono aumentate di 15, 18, 13 e 10 parti per miliardo ogni anno dal 2020 al 2023. Si tratta del 2°, 1°, 4° e 14° aumento più grande dall’inizio delle rilevazioni.
 
Leggi lo studio https://www.pnas.org/doi/10.1073/pna...

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