Ecologia

Il tribunale amministrativo ha respinto la richiesta di sospensiva presentata dall’azienda contro la Regione, che invece ha appoggiato i comitati nimby contro il progetto

"La richiesta di sospensiva dello stop all'impianto di pirolisi di Retorbido è stata respinta". Lo comunica, in una nota, l'assessore regionale all'Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile, Claudia Terzi.
L’impianto, progettato in provincia di Pavia, avrebbe usato la tecnologia a basso impatto ambientale di pirolisi per riciclare gli pneumatici usati.
"Grazie all'emendamento presentato lo scorso novembre e contenuto nella legge regionale di riorganizzazione delle aree protette - commenta l'assessore Terzi - siamo riusciti a estendere anche alla Rete ecologica Regionale le tutele che sono variamente declinate nei vari piani programmatori dei Parchi".
"Abbiamo dato ascolto alle richieste del territorio - prosegue Terzi - per rendere impossibile realizzare qualsiasi tipo di impianto di trattamento rifiuti su quelle che sono le aree variamente protette di Regione Lombardia. Il provvedimento, di fatto, aveva bloccato la realizzazione dell'impianto di pirolisi di Retordibo (Pv). Questa è una vittoria non solo per Regione Lombardia ma per tutta la provincia pavese e per i sindaci dei comuni coinvolti".
"Da sempre cerchiamo di tutelare il nostro territorio - conclude Terzi - ; quello di Retorbido, poi, ha delle caratteristiche peculiari evidenti a tutti, sia per la vicinanza alle Terme di Salice sia per la prossimità di aziende agroalimentari e vinicole di grande pregio. Inoltre, un impianto di trattamento rifiuti, anche se controllato e parametrato, sarebbe risultato impattante sul territorio che, fin da principio, si era mosso compatto per il no".