Rifiuti. A Milano gli scarti delle imprese crescono del +21%
Sono in calo i rifiuti pericolosi. Si torna ai livelli del 2008, prima della crisi economica
Le imprese aumentano la quantità di rifiuti speciali prodotta, pari a oltre due milioni di tonnellate, +20,6% nelle dichiarazioni 2015 (ultimi dati disponibili) rispetto a quelle 2014. Si torna ai livelli del 2008, dopo anni di calo con un punto minimo nel 2010 e 1,5 milioni di rifiuti prodotti. Ma restano più bassi quelli pericolosi, circa un decimo del totale: 253 mila, dato costante rispetto agli ultimi due anni, ma in calo rispetto ai 346 mila del 2012.
Sono 15.930 le aziende (tra sedi e unità locali) che dichiarano di produrre rifiuti speciali in provincia di Milano, con un totale di 425 mila addetti e una media di 5,2 tonnellate di rifiuti prodotti per addetto all'anno. Emerge da un'elaborazione della Camera di commercio di Milano su dichiarazioni Mud presentate dalle imprese dal 2008 al 2015.
Il Mud (Modello Unico di Dichiarazione ambientale) permette il monitoraggio dei rifiuti prodotti dalle attività economiche e di quelli raccolti dai Comuni, smaltiti o avviati al recupero nell'anno precedente la dichiarazione.
La pubblica amministrazione - stazioni appaltanti - deve aumentare sensibilmente la quota di prodotti "green" delle proprie forniture; lo stabilisce la legge 221/2015 del febbraio 2016. Il convegno "Green Public Procurement e collegato ambientale: obblighi e opportunità" che si è svolto a Milano ha trattato temi quali i cambiamenti normativi, i bandi e le certificazioni che permetteranno alle aziende interessate di partecipare, con approfondimenti nei settori delle forniture di cartucce toner e carta. L'incontro era organizzato da +Community, piattaforma intelligente per lo sviluppo dei territori di cui fanno parte, oltre che la Camera di commercio di Milano, anche la Città metropolitana di Milano, Arpa Lombardia, Ordine degli Avvocati di Milano, Enea, Gruppo Cap, Ato e Fondazione Triulza.