Rifiuti. Il mistero delle stampanti rotte che spariscono dal mercato e finiscono nei Paesi poveri
Studio di Erion e Politecnico di Milano: oltre il 90% dei Raee professionali scompare in flussi commerciali fuori controllo
Oltre il 90% dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) professionali finiscono in flussi fuori controllo. Questo quanto emerge da una ricerca messa a punto da Erion e Politecnico di Milano (Polimi), in cui si fa presente che il problema si estende anche alla gestione delle stampanti professionali.
Secondo lo studio, "il 44% viene gestito, ma solo il 5-10% è riciclato correttamente. Il resto finisce in flussi sconosciuti". La gestione di questa tipologia di rifiuti, infatti, è troppo spesso svolta da operatori del libero mercato, ovvero soggetti informali i cui metodi di raccolta, trattamento e recupero degli stessi non sono né tracciati né rendicontati. La naturale conseguenza è l’insorgere di un’organizzazione frammentata con entità di piccole e medie dimensioni dove si nascondono pratiche ai limiti della normativa ed export non controllato. "L’Unione europea ci chiede un obiettivo di raccolta del 65% tra Raee domestici e Raee professionali, ma rispetto all’immesso sul mercato nei tre anni precedenti - osserva Daniela Valterio, presidente di Erion professional - registriamo oggi un divario superiore al 50%. Un divario sul quale il settore dei Raee professionali deve intervenire, soprattutto perché il tasso di raccolta è tutt’oggi irrilevante rispetto a quello dei rifiuti domestici".
I flussi sconosciuti
Secondo i risultati dello studio “Quantificazione dei flussi di Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche nel settore delle stampanti professionali” realizzato per Erion professional dal dipartimento di ingegneria gestionale del Politecnico di Milano, con la collaborazione di Isabella Capurso dell’area Consulting di Interzero Italy, il fenomeno dei flussi paralleli colpisce particolarmente il settore delle stampanti professionali che, a differenza di altre tipologie di apparecchiature, hanno un “primo” ciclo di vita relativamente breve (circa 3/4 anni) divenendo poi merce appetibile per mercati terzi.
Infatti, su 500mila pezzi immessi sul mercato ogni anno (25mila tonnellate), complessivamente ne vengono gestiti in Italia solo il 44% (circa 220mila pezzi), pari a 11mila tonnellate. Di queste però, solo il 5-10% entra nel canale formale, l’unico in grado di operare secondo i principi dell’economia circolare garantendo gli obiettivi di recupero e riciclo e favorendo il re-inserimento delle materie prime seconde in nuovi cicli produttivi. Un altro 44% viene esportato o come Raee (circa il 7%) o come bene ancora funzionante da destinare al mercato dell’usato (37%), tipicamente in aree del Secondo e Terzo Mondo, sfuggendo così completamente alla tracciatura dei flussi. Un altro 10% (50mila) viene lasciato in magazzino, comportamento riscontrato soprattutto dalle Pubbliche Amministrazioni; infine, il restante 2% viene donato a onlus.
Gli aspetti critici di questi flussi
Dall’analisi emerge inoltre che, tra i principali aspetti critici legati al trattamento a fine vita, ci sono: difficoltà di gestione degli aspetti burocratici (molti step di processo spesso considerati difficoltosi e complessi), gli elevati costi legati alla gestione dello smaltimento e la complessità di recupero dei componenti dovuto al design del prodotto. Per la loro progettazione, infatti, le stampanti richiedono particolari procedure di trattamento. Tali processi hanno implicazioni sia sui costi di stoccaggio, sia di logistica.
L’estrazione dei toner, ad esempio, è considerata spesso una pratica onerosa (a causa dei processi di macinazione del rifiuto e della successiva selezione delle materie) e questo potrebbe spingere alcuni a smaltire le macchine in maniera più sommaria ed economica.
Che cos’è Erion
Erion è il sistema italiano di responsabilità estesa del produttore per la gestione dei rifiuti associati ai prodotti elettronici e la valorizzazione delle materie prime che li compongono. Nato da Ecodom e Remedia, Erion è l’evoluzione strategica di entrambi i Consorzi in termini di struttura operativa, di servizi dedicati ai produttori associati e di impegno per l’ambiente, l’economia circolare, la ricerca e l’innovazione tecnologica.
Il programma Exceed di controllo
Per questo motivo nel 2020 Erion professional ha realizzato Exceed, il primo programma di raccolta e riciclo dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche professionali che promuove un approccio differente rispetto ai vecchi modelli di gestione della compliance B2B. Exceed mette a disposizione dei produttori e del loro network diversi servizi personalizzati: dalla formazione ambientale a un’app per gestire il ritiro gratuito dei Raee, dalla semplificazione della gestione documentale a un call center dedicato per supporto e consulenza.