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Lo scazzo verde. Così sugli impianti rinnovabili si dividono gli ambientalisti. Il caso Avellino

where Avellino when Lun, 31/07/2023 who roberto

Tutelare il paesaggio, riconosciuto dalla Costituzione, o l’ambiente, aggiunto alla Costituzione? I movimenti ecologisti si dividono ancora fra le due anime nobili e storiche dell’ambientalismo

Anche se da anni le due grandipanoramaorvieto.jpg anime storiche dell’ambientalismo si sono divise, è stata la vicenda dell’altra settimana nel Montefeltro a sancire il divorzio fra le associazioni della conservazione dell’habitat (Amici della Terra, Italia Nostra e altre associazioni storiche) e le organizzazioni che spingono la transizione energetica (Legambiente, Wwf, Greenpeace). Ora la separazione si riattiva con una sentenza del Tar Campania su un progetto eolico ad Avellino.
Il paesaggio è tutelato da sempre dall’articolo 9 della Costituzione. La tutela dell’ambiente vi è stata inserita l’anno scorso.
In entrambi i casi, Montefeltro e Avellino, si tratta di grandi progetti eolici destinati a modificare in modo irreversibile il paesaggio delle zone interessate.
Interessante notare come alcune associazioni si comportino diversamente secondo il loro coinvolgimento territoriale. Nel caso del Montefeltro, il Wwf Italia sostiene il progetto eolico ma la sezione locale di Forlì Cesena, direttamente coinvolta, è nel movimento del no.
 
La protesta di Italia Nostra
Protesta Antonella Caroli, presidente di Italia Nostra: “Il Tar della Campania, sezione di Salerno (sentenza 1556/2023 sulla Paur per un impianto fotovoltaico da 20MW in provincia di Avellino), nega il valore preminente della tutela paesaggistica rispetto a quella ambientale. Così come temuto fin dall’inizio, l’assurdo e inconsapevole cambiamento dell’art 9 della Costituzione, con la aggiunta paritaria dell’ambiente - che Italia Nostra riteneva già tutelato dalla Corte Costituzionale con l’obbligo “della sua conservazione e della repressione del danno ambientale” (sentenza n. 210/1987) - si rivela per quello che doveva essere: il grimaldello per disinnescare i pareri del Ministero della Cultura e delle Soprintendenze e consentire l’occupazione di paesaggio con le strutture fotovoltaiche ed eoliche. Nessuna considerazione, tra l’altro, per i rischi che la copertura di suolo oggi sta provocando ai microclimi in rapporto con le disastrose trasformazioni atmosferiche”.
Per questo motivo Italia Nostra auspica che il ministero “reagisca e impugni presso il Consiglio di Stato questo provvedimento che mortifica i principi in cui la Nazione si è sempre riconosciuta e che hanno prodotto il territorio e il paesaggio che ne sono l’immagine simbolica”.

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