Tuttovannia. Nucleare, transizione, sfalci e potature e altre dichiarazioni della viceministra
Pubblichiamo una selezione di alcune fra le dichiarazioni espresse nei giorni scorsi dall’esponente del ministero dell’Ambiente Vannia Gava
Ecco una selezione di alcune fra le dichiarazioni espresse nei giorni scorsi dalla viceministra all’Ambiente Vannia Gava.
Gava & il nucleare
“Finalmente portiamo il nucleare al centro delle strategie energetiche. Dopo anni in cui in pochissimi abbiamo creduto nella ricerca scientifica e nella neutralità tecnologica, oggi l’Italia torna al tavolo mondiale dello sviluppo di questa fonte, pulita e sicura. Essere in grado di quantificarne oggi, tra i primi a farlo, il contributo che fornirà alla decarbonizzazione è un grande risultato, che mira a restituire al Paese stabilità e autonomia, anche in campo energetico. Ora avanti con il Programma nazionale per il Nucleare Sostenibile”, ha detto a margine dell’evento organizzato al Politecnico di Torino dall’Associazione Italiana Nucleare, nell’ambito della Planet Week.
Gava & la transizione/1
“La transizione ecologica può essere opportunità se fatta con interventi di buonsenso e con tempi giusti, che non bloccano l’economia ma l’accompagnano. Dobbiamo continuare sulla strada intrapresa, accogliendo gli obiettivi del Net Zero Industry Act ma denunciando, contestualmente, i troppi limiti dei provvedimenti bandiera europei e lavorando per coniugare ambiente, sicurezza energetica del Paese e stabilità del nostro sistema industriale. Cruciali le semplificazioni a cui stiamo lavorando per accelerare la messa a terra degli investimenti”, ha detto intervenendo al convegno “L’intervento dello Stato e la crescita economica dell’Italia” all’Università Milano-Bicocca.
Gava & la transizione/2
“La Terra si aiuta con azioni concrete. Come ministero dell’Ambiente siamo impegnati per promuovere la circolarità e il riciclo delle materie prime, essenziali per garantire uno sviluppo sostenibile, e per un uso razionale del suolo e dell'acqua. Importanti sono anche le iniziative su decarbonizzazione e nucleare che l’Italia guiderà nella ministeriale Ambiente ed Energia, in cui si fisseranno traguardi alla portata di tutti, per una transizione giusta ed equa”, ha detto in occasione della Giornata mondiale della Terra.
Gava & l’Africa
“Il ministero dell’Ambiente intende contribuire significativamente allo sviluppo sostenibile e alla transizione energetica dell'Africa anche attraverso il Piano Mattei. Sottolineo il ruolo decisivo del Fondo Italiano per il Clima, la cui dotazione è stata incrementata a 4,4 miliardi di euro e che, nella fase di individuazione degli interventi, dovrà coinvolgere tutti i possibili stakeholders. Il tema sarà centrale anche nella ministeriale G7 Clima Ambiente Energia, che si concluderà con l’impegno a sostenere i Paesi in via di sviluppo, rafforzando i partenariati sul fronte energetico e dell’economia circolare, confermando un approccio concreto e non predatorio che assicuri opportunità di crescita, sviluppo e stabilità sociale e politica del continente africano”, ha detto nel suo intervento a Palazzo Chigi durante la riunione della “cabina di regìa” sul Piano Mattei.
Gava & la potatura
"L’importanza dell’economia circolare si misura nella vita di tutti i giorni. La tecnologia, oggi, ci permette di trasformare in risorse quelli che fino a ieri erano solo rifiuti, quindi un problema. Ma se l’attuale Commissione Ue, invece di semplificare, si perde in tecnicismi come il considerare i residui di sfalci e potature del verde non già sottoprodotti bensì rifiuti, non si va da nessuna parte. I servizi tecnici europei, in maniera miope, chiudono alle richieste di semplificazione che pervengono dagli operatori e dai cittadini attraverso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Questo ministero ha già predisposto una norma – che sarà adottata in un prossimo decreto legge in materia ambientale – finalizzata ad assimilare i residui del verde trattati dagli imprenditori agricoli a quelli del verde urbano, che pertanto non saranno considerati più rifiuto speciale non pericoloso ma potranno essere conferiti in piazzola e, da lì, inviati agli impianti di compostaggio e di produzione di biogas. Si tratta di un tema estremamente sentito dal mondo agricolo, al quale abbiamo il dovere di dare risposte in termini di semplificazione e sburocratizzazione. Alla prossima Commissione Ue proporremo di aggiornare l’intera direttiva, anche in questa direzione”.
Gava & il turismo dei rifiuti
“Occorrono poche regole, chiare, utili sia a chi deve investire sia a chi deve fare i controlli. Che oltre un milione di tonnellate di rifiuti vada da una parte all’altra del Paese non è intelligente. È intelligente, al contrario, che ogni Regione abbia una propria autonomia impiantistica, obiettivo al quale stiamo lavorando con il Programma nazionale della gestione dei rifiuti, e che ci si approcci al rifiuto considerandolo una risorsa, da qui tutta la decretazione end of waste a cui come ministero dell’Ambiente stiamo lavorando; quindi, che vi sia la massima tracciabilità, aspetto che garantirà il nuovo Rentri. Questa è concretezza, questa è trasparenza”, ha detto al convegno “Sostenibilità e reati ambientali: criticità e proposte di riforma” che si è svolto a Venaria Reale, promosso dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti presieduta da Jacopo Morrone, nell’ambito della Planet Week.