Tuttovannia. Raccolta di alcune fra le ultime dichiarazioni della viceministra Gava
Quaranta milioni contro il dissesto idrogeologico, rivedere le norme sugli aiuti di Stato, il ripristino della natura e la tutela dell’agricoltura, il nucleare
Ecco una selezione di alcuni dei più recenti interventi della viceministra dell’Ambiente Vannia Gava.
“Potenziamo azioni a difesa del territorio”
Quasi 40 milioni di euro alle autorità di bacino per la programmazione 2024. Lo annuncia la viceministra all’Ambiente Vannia Gava. La dotazione finanziaria complessiva prevede per l’annualità in corso risorse per quasi 18 milioni di euro destinate al potenziamento delle capacità operative degli enti e al rafforzamento delle azioni a tutela del territorio. “Lavoriamo ad una programmazione di difesa ambientale che sia non più emergenziale ma strutturale. L’incremento dei fondi si muove in questa direzione” dichiara Gava. Le ulteriori risorse saranno così ripartite: più 1 milione di euro all’Adb del Fiume Po, che porta la dotazione complessiva dell’ente a 7,1 milioni di euro; più 473mila euro all’AdB delle Alpi Orientali, per un totale di 6,8 milioni di euro; più 462mila euro all’AdB delle Alpi Settentrionali, per una dotazione di 7,2 milioni di euro; più 480mila euro all’AdB dell’Appennino Centrale, per un totale di 6,4 milioni di euro di trasferimenti; più 400mila euro all’AdB dell’Appennino Meridionale, per un totale di 9,5 milioni di euro. Infine, più 200mila euro a ciascuna delle Autorità di Bacino della Sicilia e della Sardegna.
“La Ue riveda le norme su aiuti di Stato”
“È necessario trovare il giusto equilibrio tra il livello di ambizione e una transizione che sia equa, giusta ed inclusiva, basata su un approccio di neutralità tecnologica e che tenga conto di tutte le tecnologie, nucleare compreso, come riportato anche nel testo della Comunicazione sull’obiettivo climatico dell’Ue per il 2040 che ci ha presentato. Fondamentale sarà anche garantire la competitività della nostra industria, facendo tutto ciò che è necessario per preservarla da traumi economici, e rivoluzionare la normativa per ridurre la burocrazia: le norme europee sugli aiuti di Stato devono essere riviste. Il dialogo con la società e i portatori di interesse è fondamentale. Condividiamo gli obiettivi sfidanti al 2050 ma è nostro dovere non tralasciare tutto il resto”. Lo ha detto la viceministra Vannia Gava nel suo intervento al Consiglio Ambiente che si è svolto a Bruxelles.
“Accordo non soddisfacente”
“L'Italia sostiene l'obiettivo di tutelare e riparare gli ecosistemi ed ha partecipato attivamente al negoziato. Tuttavia, l'accordo finale che è emerso dai triloghi resta per noi non soddisfacente. Occorre una maggiore riflessione su come evitare impatti negativi su di un settore, come quello agricolo, che è cruciale per l'economia e la sicurezza alimentare dell'Italia e dell’Ue”, ha detto Vannia Gava in merito alla proposta di regolamento europeo sul ripristino della natura.
“Nucleare fonte pulita”
“Si tratta di una tecnologia importante che va studiata. Il Governo vuole inserire nel paniere del mix energetico anche il nucleare. Arriviamo da una fase critica dove ci siamo trovati dipendenti quasi esclusivamente da una fonte e da un fornitore. È fondamentale, dunque, avviare una fase nuova e il nucleare rappresenta una fonte pulita che è in grado di dare sicurezza al Paese sotto il profilo dell’approvvigionamento energetico e ambientale. Il Governo, pertanto, ha investito fondi e aperto tavoli con stakeholder, professionisti e imprese per accompagnare questa fase di transizione. Abbiamo la necessità di fare cultura e credere nella nostra industria e nelle potenzialità del nostro Paese”. Lo ha dichiarato Vannia Gava in occasione dell’evento “Il nucleare in Italia nella transizione energetica: sostenibilità e indipendenza”, organizzato dall’Ugl Chimici in Senato.