Il Veneto e i giacimenti nell’Adriatico. Pichetto, in vista una riunione con Zaia
Alcuni temono che i giacimenti profondi in mezzo al mare possano far abbassare il suolo, come fece l’estrazione abusiva di acque nella terraferma del Polesine
Ancora polemiche in Veneto sul tema dello sfruttamento dei giacimenti di gas al largo nel mare Adriatico. È in vista per i prossimi giorni un incontro fra il Governo, rappresentato dai ministri Gilberto Pichetto e Adolfo Urso, e il presidente del Veneto, Luca Zaia. La preoccupazione di alcuni è che lo sfruttamento dei giacimenti profondi in mezzo al mare possa avere effetti di abbassamento del suolo simili a quelli che ebbe l’estrazione abusiva di acque metanifere superficiali condotte negli anni 30-60 nella terraferma del Polesine.
"Ho sentito il ministro Pichetto e il ministro Urso, alla volta del 5-6 dicembre attiveremo questo tavolo al ministero dell'Ambiente per approfondire tecnicamente questo tema, perché è giusto che i cittadini siano informati". Lo ha detto Luca Zaia, presidente del Veneto, a 24 Mattino su Radio 24, confermando la sua contrarietà alle trivellazioni in Adriatico. "Io non faccio la politica dei comitati - ha aggiunto Zaia - sto ultimando un'opera che attraversa 36 comuni. Come del resto porto avanti le Olimpiadi, dove anche lì c'è un comitato. Il tema è di coerenza, perché nel 2016 ho sostenuto il referendum per il no alle perforazioni: è un tema di inquietudine che condivido non solo con i cittadini del Polesine, ma anche con gli stakeholder del Veneto rispetto al fatto che le vecchie trivellazioni condotte sulla terraferma del Polesine, pur antiquate, pur tecnologicamente diverse da quelle di oggi, hanno creato una subsidenza. Davanti a questa inquietudine è d'obbligo chiarire fino in fondo questa vicenda, mettendoci nei panni di chi vive lì. Per cui la mia posizione resta questa fino a quando non sarà dimostrato il contrario".
"Mi sono sentito con Zaia un paio di volte, e avrò una riunione. Dal territorio c'è grande preoccupazione, ma sulla questione il punto di vista deve essere scientifico: devono esserci tutte le garanzie scientifiche, non deve essere mi piace o non mi piace", ha detto a Radio24 il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto.
"Apprendiamo da una dichiarazione del presidente Zaia che nei prossimi giorni sarà attivato un tavolo con il ministro Pichetto Fratin e il ministro Urso per approfondire tecnicamente il tema delle trivelle. Noi chiediamo che anche i sindaci dei territori interessati siano invitati. Chiediamo che il confronto li coinvolga direttamente, visti gli immensi rischi, anzi i certi danni che verranno causati dalla ripresa delle trivellazioni", afferma Luana Zanella, presidente del Gruppo Alleanza Verdi-Sinistra alla Camera.