Verso le elezioni europee. Perché il 56% degli italiani potrebbe votare con l’ambiente
Il Wwf ha commissionato a Emg Different un sondaggio d’opinione sul valore che l’impegno ecologico potrebbe esprimersi al momento del voto. I dati e le motivazioni degli italiani
L’attenzione degli italiani ai temi ambientali emerge da un sondaggio realizzato nei mesi scorsi per il Wwf Italia da Emg Different attraverso 800 interviste online con supporto Cawi (computer aided web interview) ad un campione di italiani dai 18 ai 70 anni rappresentativo della popolazione per età, per aree geografiche e ampiezza centri dei comuni italiani. Per il 56% del campione, gli impegni dei partiti politici sulla tutela dell’ambiente incideranno molto o abbastanza sulla scelta del voto. Per questo, il 54% degli italiani ritiene che i partiti del nostro Paese dedicheranno molto oppure abbastanza impegno all’ambiente nella campagna elettorale europea.
L’evento
Il sondaggio d’opinione è stato presentato a Roma, ospitato a Palazzo Orsini Taverna nella sede capitolina della University of Arkansas, in occasione dell’evento “Natura chiama Europa” organizzato dal Wwf Italia: un dibattito tra società civile, imprese, generazioni e partiti su idee, valori e proposte per la prossima legislatura europea, a partire dal Manifesto Wwf “Mettere le Persone e la Natura al centro delle nostre politiche” e dalle 10 richieste Wwf su natura, biodiversità, clima, energia, agricoltura, alimentazione, acqua, finanza sostenibile.
Focus elettorale
Il Wwf Italia, in collaborazione con il Wwf European Policy Office, sta seguendo le elezioni europee ormai da alcuni mesi attraverso un osservatorio che ha condotto incontri con i partiti, analizzato come le forze politiche hanno votato sui provvedimenti ambientali nella legislatura che si sta chiudendo, predisposto dossier di approfondimento, promosso confronti.
Il risultato
Secondo l’analisi condotta da Emg Different, il 51% degli italiani (molto 8% e abbastanza 43%) reputa utile la strategia dell’Unione Europea per ridurre gli effetti del riscaldamento climatico, mentre il 60% degli italiani (molto 16% e abbastanza 44%) reputa utile la strategia di proteggere il 30% di terra e mare europei entro il 2030. Per gli italiani la nostra salute (84% la somma fra molto e abbastanza) e le generazioni future (82% molto e abbastanza) sono i motivi più importanti per cui occorre tutelare il territorio e il mare, seguiti dal benessere economico (77% molto e abbastanza).
Più basso il grado di conoscenza degli italiani sulle iniziative intraprese dall’Unione Europea per contrastare il riscaldamento climatico e la perdita di biodiversità: solo il 45% del campione sa che gli Stati membri dell’Unione Europea hanno concordato l’obiettivo carbonio zero al 2050 puntando sulle energie rinnovabili, mentre solo il 25% del campione è a conoscenza della strategia europea per tutelare entro il 2030 il 30% dei territori e dei mari europei.
Il commento
“Il prossimo mandato del Parlamento europeo sarà fondamentale per confermare o meno il percorso tracciato dall’adozione del Green Deal europeo e dalla grande mobilitazione intergenerazionale su clima e ambiente degli ultimi anni”, ha ricordato Luciano Di Tizio, presidente del Wwf Italia. “Abbiamo voluto evidenziare tre azioni cruciali che dovranno essere al centro delle priorità politiche dell’Unione Europea negli anni a venire, al fine di garantire il benessere delle persone e affrontare le crisi del clima e della biodiversità: porre fine alla dipendenza dai combustibili fossili, dare priorità alla natura per garantire sicurezza e resilienza, non lasciare indietro nessuno nella transizione ecologica non più rinviabile”.
Il video dell’evento: https://www.youtube.com/watch?v=s5uA...