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Ambrosetti: perchè sostenere l’innovazione e gli investimenti della filiera smart building

where Milano when Ven, 17/11/2023 who roberto

Secondo le stime della Community Smart Building, la conversione degli edifici in ottica smart consentirebbe di creare le condizioni per un risparmio delle famiglie italiane pari a 12-14 miliardi di euro

In un’ottica di contributo effettivologo-community-smart-building.jpg agli obiettivi di transizione ecologica del Paese, è necessario rafforzare la consapevolezza di istituzioni, cittadini e aziende sulla rilevanza della filiera degli Smart Building per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile fissati dall’Unione Europea. Con questo obiettivo, The European House – Ambrosetti, insieme a un grande gruppo di imprese rappresentative di questa filiera, ha dato il via alla seconda fase progettuale della Community Smart Building. A conclusione dell’esperienza del Superbonus 110% che ha portato aziende del settore, cittadini e istituzioni a un confronto lungo e articolato in merito a benefici e costi dello strumento di politica economica, la Community Smart Building intende aggregare il valore dell’esperienza fatta nel 2022-2023 e la forza propositiva della filiera rappresentata, per favorire possibili interventi finalizzati al raggiungimento degli obiettivi di efficientamento energetico e di avanzamento nello sviluppo di progetti di smart cities.
 
Contenuti e proposte
Il confronto tra le aziende della Community Smart Building verrà sostenuto da un ciclo di incontri già iniziato che si protrarrà fino a maggio 2024 per definire, insieme a esperti del settore, aziende e istituzioni, strategie e linee guida più efficaci per scelte politiche a livello nazionale e locale in grado di generare benefici per i cittadini, la comunità e l’ambiente. Punto focale delle attività della Community è l’elaborazione di contenuti e proposte per promuovere l’evoluzione del parco immobiliare italiano come opportunità di crescita, di modernizzazione del Paese e di contributo agli obiettivi di sviluppo sostenibile, attraverso un miglioramento del contesto normativo e la definizione delle migliori policy a supporto.
In questo contesto, la Community intende mettere a fattore comune le esperienze, le tecnologie e le competenze di aziende e istituzioni di rilievo nazionale, europeo e internazionale, per individuare benchmark utili ai decisori pubblici e privati.
 
I nuovi step
A livello operativo, l’edizione 2023-2024 si propone di affrontare i seguenti step:  identificazione di linee di indirizzo strategico per la definizione e lo sviluppo del modello di Smart Building, anche attraverso una mappatura delle migliori iniziative a livello europeo e internazionale; sviluppo di un progetto pilota per la sperimentazione del modello a livello locale, mettendo in campo le migliori competenze e le tecnologie a oggi disponibili nella filiera dell’edificio intelligente; l’elaborazione di una survey per approfondire il livello di consapevolezza e i fattori che intervengono nelle decisioni dei cittadini e dei professionisti in merito agli investimenti nella trasformazione in chiave “smart” del patrimonio edilizio in Italia; l’attivazione di un dialogo strutturato con le istituzioni per condividere l’urgenza e l’opportunità di proposte considerate prioritarie dalla Community per la trasformazione smart del parco immobiliare italiano; condivisione delle conclusioni del percorso con i decisori istituzionali dell’amministrazione centrale in un momento aperto entro la primavera 2024.
 
Una leva di crescita per il Paese
“La filiera dell’Edificio Intelligente coinvolge 35 settori e 180 sotto-settori industriali, tra tecnologie, prodotti, software e servizi di supporto. Con un totale di 350 mila aziende attive, le attività economiche collegate alla dimensione dell’Edificio Intelligente impiegano 626 mila occupati e generano 130 miliardi di Euro di fatturato e 39 miliardi di Euro di Valore Aggiunto. Investire nell’Edificio Intelligente è quindi una leva di crescita per il Paese. Non solo. Rappresenta una priorità per rispettare gli obiettivi di decarbonizzazione e per cogliere tutti i benefici in termini di economici, ambientali e sociali”, ha evidenziato Lorenzo Tavazzi, Partner e Responsabile dell’Area Scenari & intelligence di The European House – Ambrosetti. “Secondo le analisi della Community Smart Building, la conversione degli edifici in ottica smart consentirebbe di abilitare una riduzione del 20-24% dei consumi energetici, del 4-5% di quelli idrici e del 19-28% delle emissioni del settore edilizio attivando un risparmio di circa 12-14 miliardi di euro per le famiglie italiane”.

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