Aziende. Rinnovamento edilizio: la tecnologia 3M a sostegno dell’edilizia efficiente
La tecnologia 3M a supporto della riduzione proattiva dell’energia per l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio
Le città ricoprono solo il 3% della superficie terrestre, ma sono in grado di generare il 70% delle emissioni globali di gas serra. Questo evidenzia in modo chiaro quanto l’ammodernamento del patrimonio edilizio debba essere sempre più in cima nella lista delle priorità di governi e aziende. Sia per le nuove costruzioni che per le ristrutturazioni, la riduzione proattiva dell’energia risulterà decisiva, così come un adeguato isolamento degli edifici in sinergia con moderne tecnologie di riscaldamento sarà sempre più alla base di un rinnovamento energetico efficace.
Il ruolo delle finestre
In tal senso, le superfici vetrate giocano un ruolo importante nei carichi di raffreddamento di un edificio: si stima infatti che il 33% delle spese di raffreddamento siano dovute all'aumento di calore solare dalle finestre. Pertanto, nei processi di rinnovamento del parco edilizio, soluzioni all’avanguardia possono contribuire a un controllo efficace del guadagno termico.
Le pellicole
Le pellicole 3M sono in grado di respingere il calore, evitare la dispersione dell'energia, ridurre le emissioni di CO2 e migliorare le prestazioni energetiche dell’edificio, oltre al comfort abitativo, attraverso un maggior controllo della temperatura alla luce del giorno. Inoltre, queste soluzioni riflettono ed assorbono fino all’88% dell’energia solare, contro il solo 13% dei vetri non protetti, e permettono di ridurre il consumo di energia fino a 205 kWh per metro quadro di finestre, che secondo la media UE-28 corrisponde a 82,29 kg di risparmio in termini di CO2 e 13,07 m3 di risparmio di risorse idriche. 3M ha ottenuto il primo brevetto per le pellicole per vetri nel 1966. Da allora, l’azienda ha proseguito sulla strada dell’innovazione nell’intento di perfezionare questa soluzione studiata per mitigare gli effetti del cambiamento climatico sia a casa che a lavoro. Un percorso che ha visto nel 1998 lo sviluppo della prima struttura multistrato e nel 2006 l’evoluzione della tecnologia con l'introduzione della prima pellicola rifrangente spettralmente selettiva.