Caro bollette: cinque consigli per risparmiare energia in condominio
Dall’uso ragionato dell’ascensore alle lavatrici nei weekend, ci sono diversi accorgimenti per limitare i consumi energetici del condominio. Il vademecum di un’amministratrice di un centinaio di stabili
Con il piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale nel settore residenziale, indispensabile per affrontare un inverno in cui l’Italia dovrà fare a meno del gas russo, molte famiglie sono già intervenuti sulle proprie abitudini e comportamenti, per via degli aumenti vertiginosi delle bollette. Ma i condomini sono pronti? Simona Bastari, amministratrice di 140 stabili nelle province di Ancona e Roma, propone una serie di consigli per tagliare i consumi.
Il timer delle luci sulle scale
“In questo periodo in cui i singoli cittadini si trovano a fare sacrifici in prima persona, anche sopportando un po’ più di freddo in casa o rinunciando momentaneamente a forno e asciugatrice, sarebbe davvero uno spreco vedere gli spazi comuni dei palazzi illuminati a giorno anche quando non c’è nessuno”, sottolinea Simona Bastari. “È quindi opportuno installare interruttori a tempo per le luci di scale, androni, cortile, box e parcheggi. Molti trascurano di impostare il timer in modo corretto: se la luce si spegne prima che l’inquilino riesca a finire la rampa di scale, oltre alla scomodità, bisogna poi riaccenderla più volte moltiplicando i consumi. Esistono anche sistemi che rilevano la presenza di persone e accendono le luci in automatico”.
Un Paese di ascensori (vecchi)
Non tutti sanno che l’Italia è il secondo Paese al mondo per numero di ascensori, con quasi un milione di impianti che ogni giorno effettuano quasi 100 milioni di corse. Più di sette ascensori su dieci però sono in funzione da almeno vent’anni e cinque su dieci da oltre trent’anni (dati ANIE AssoAscensori). Inevitabilmente, gli impianti più vecchi risultano anche meno efficienti dal punto di vista energetico. Tant’è che, stando all’ENEA, sommando i consumi elettrici di tutti gli ascensori del Belpaese si arriva a un totale di 2 TWh. “Questa crisi energetica può essere un pretesto per lasciare l’ascensore a chi ne ha realmente bisogno: anziani, genitori di bambini piccoli, inquilini dei piani più alti”. “Fare le scale è una scelta più ecologica, economica e giova anche alla salute”.
L’illuminazione in giardino
“L’illuminazione nel giardino e nelle aree comuni rende l’atmosfera più gradevole, lo stabile più sicuro e determina anche i consumi energetici”, afferma Bastari. “Possiamo dire che le lampadine a Led siano ormai una scelta obbligata. Il risparmio in bolletta è del 95% circa a confronto con le lampadine a incandescenza, del 90% rispetto a quelle alogene e del 60% rispetto a quelle fluorescenti. Come se non bastasse, le luci a Led durano dalle 20mila alle 50mila ore, non emettono calore e sono più facili da smaltire. Certamente il rinnovo dell’intero sistema di illuminazione comporta un piccolo investimento iniziale, ma quest’ultimo verrà presto compensato dai benefici. Trattandosi inoltre di un intervento meno invasivo rispetto ad altri, di solito non si creano attriti tra condòmini”.
Lavare nel weekend
Per chi ha stipulato un contratto di fornitura che prevede la tariffa bioraria, gli orari più convenienti in cui accendere gli elettrodomestici sono quelli serali e notturni. “Di questi tempi è comprensibile che si cerchi di risparmiare, ma non è un buon motivo per avviare la lavatrice a mezzanotte! Tanto più perché il programma eco dura di più rispetto a quello normale”, fa notare Simona Bastari. “Considerato che la fascia F2 comincia alle 19, ogni giorno ci sono circa tre ore di tempo per usare gli elettrodomestici più rumorosi senza disturbare il riposo dei vicini. Non dimentichiamo che l’intera giornata di sabato e di domenica ricade nella fascia oraria più economica: è quindi un’ottima idea accumulare i panni durante la settimana e programmare le lavatrici nel weekend. In questo modo, si è anche più sicuri di avviare l’apparecchio a pieno carico”.
Gioca con i vicini
Di solito, quando si parla di consumi, si punta il dito su elettrodomestici e climatizzatori: ma anche i vari device digitali hanno un loro peso. Comprese le console per videogames, tanto amate da adulti e bambini: si stima che in Italia i videogiocatori siano 15,5 milioni, soprattutto nelle fasce 15-24 e 45-64. Un primo stratagemma è quello di spegnere le console inutilizzate invece di tenerle in standby. Ipotizzando poi due ore di gioco al giorno, la spesa annua ammonta a circa 30 euro per una Xbox Series X e a 40 euro per una Playstation 5 (fonte: Safarigames.it). “È un ottimo motivo per mettersi d’accordo con i vicini e giocare insieme”, propone Simona Bastari. “Così si tiene un solo dispositivo acceso, a turno, e ci si guadagna anche in socialità”.