Certificati bianchi, Consiglio di Stato: “Stop incentivi valido anche con pericolo presunto”
Ribaltata la precedente decisione del Tar Lazio favorevole a una società di Ingegneria
Il Gse può sospendere gli incentivi anche in caso di “pericolo presunto” di gravi irregolarità. Soprattutto quando si tratta di “finanziamenti di rilevante entità”, come nel caso dell’indagine avviata dalla Guardia di Finanza sull’ipotesi di maxi truffa sui Tee del valore potenziale di 700 milioni di euro. È quanto afferma il Consiglio di Stato in una sentenza che ribalta la precedente decisione del Tar Lazio favorevole a una società di Ingegneria.
La società - leggiamo su Quotidiano Energia - aveva impugnato il provvedimento con cui il Gestore aveva sospeso il riconoscimento dei certificati bianchi in relazione a una serie di interventi di efficientamento energetico le cui categorie di intervento sono state reputate “similari” dal Gse a quella del settore degli inverter oggetto dell’indagine.
In particolare, in questo caso, il Consiglio di Stato ha ritenuto che “il valore economico della truffa e le connessioni internazionali evidenziate dalle indagini, rendono concreto il pericolo che analoghi tentativi di richieste indebite di Tee potessero essere state presentate anche per le tipologie di interventi incentivati presentate dalla società di Ingegneria.