Città più “smart” grazie all’edilizia sostenibile
È l’obiettivo emerso al convegno nazionale del Green Building Council Italia. Siglato l’accordo con Rics
«Le città del futuro non saranno giudicate solo per le performance tecnologiche o “smart”, ma per la loro capacità di essere più umane, inclusive e realmente vicine ai bisogni delle persone». Lo ha detto Fabrizio Capaccioli, presidente di Gbc (Green building council) Italia, in occasione del convegno nazionale dal titolo “Costruire il futuro: sostenibilità, finanza verde e AI al servizio dell’edilizia”. «È il momento di andare oltre il minimo indispensabile: abbiamo ormai imparato bene a costruire case sostenibili», ha proseguito Capaccioli, «è giunto il momento di essere ambiziosi, costruendo un futuro che metta le persone e la comunità al centro, anche valorizzando il made in Italy come motore di questa trasformazione etica e trasparente negli investimenti immobiliari e infrastrutturali».
L’evento di Gbc è stato un momento per condividere strumenti e visioni per la costruzione di un futuro in cui l’edilizia sarà un pilastro del cambiamento. Un’occasione di confronto tra esperti, istituzioni e imprese sui temi che ci accompagneranno nei prossimi decenni. L’incontro ha segnato anche un traguardo importante per l’associazione: nei giorni scorsi i soci hanno raggiunto quota quattrocento.
Verso uno standard di rigenerazione
Durante la giornata è stato anche siglato il memorandum di intesa tra Green building council Italia e Rics, Royal institution of chartered surveyors Italia. Tra i termini dell’accordo, il sostegno ai membri delle due associazioni per l'implementazione delle professionalità in tutto il settore immobiliare in Italia.
«Questo memorandum d’intesa stabilisce una cooperazione tra due organizzazioni internazionali per promuovere standard professionali globali e pratiche di costruzione e rigenerazione sostenibili, soprattutto in Italia. Insieme contribuiremo a promuovere etica e trasparenza negli investimenti immobiliari e infrastrutturali, incentivando l’adozione di sistemi di valutazione condivisi e promuovendo una cultura della sostenibilità e dell'impatto positivo nel lungo termine», ha commentato Massimiliano Pulice, chair advisory board Rics in Italia.