Climatologo: contro la crisi puntare all’efficienza energetica
Lo ha detto Filippo Giorgi dell'Ictp di Trieste, a margine di una conferenza nell'ambito di Esof2020
Migliorare l'efficienza energetica e ridurre lo spreco di cibo. Sono le prime due misure da prendere per frenare la crisi climatica. Lo ha detto il climatologo Filippo Giorgi (nella foto) dell'Ictp di Trieste, a margine di una conferenza nell'ambito di Esof2020.
"Oggi sprechiamo circa il 65% dell'energia prodotta, si tratta di emissioni - ha spiegato -. Si spreca molto, per esempio, perché motori termici, a combustione, come quelli delle auto, sono estremamente poco efficienti rispetto a quelli elettrici". Per Giorgi questo tipo di motore si può migliorare ma è più semplice "elettrificare quanto più possibile: trasporti, riscaldamento, industria e tradurre queste energie in fonti rinnovabili. Un processo che sta avvenendo ma più lentamente di quanto si dovrebbe".
Necessario e urgente, poi, è anche ridurre gli sprechi alimentari: "Gli allevamenti intensivi a esempio producono gas metano. Oggi sprechiamo il 30% del cibo. Se fossimo più oculati la gente non farebbe la fame" e si ridurrebbe l'inquinamento, ha ammonito lo scienziato. Anche considerando che "per produrre cibo occorre tantissima acqua. Tutto ciò si potrebbe fare facilmente. Cambiare la mentalità della gente non è facile, ma una nazione che è stata in lockdown per due mesi può adottare queste misure facilmente. Occorre la volontà" ha concluso.