Contabilizzazione calore, un cittadino denuncia: scatti anche con impianto spento
La segnalazione è stata fatta alla rivista Salvagente da un cittadino milanese, il quale ha notato che i ripartitori di calore riportano scatti anche ad agosto: tutta colpa del caldo
Il riscaldamento centralizzato dovrebbe essere spento, ad agosto, eppure può capitare che il contabilizzatore installato sul radiatore di qualche inquilino si animi, segnando consumi inesistenti che saranno poi addebitati. Sembra assurdo, ma a giudicare da una segnalazione ricevuta dal Salvagente è proprio quello che è avvenuto nel milanese.
La storia inizia dalla lettera da un lettore che segnala un problema con i ripartitori di calore installati in casa sua. La legge, come è noto, prevede che dallo scorso giugno i condomini con sistema di riscaldamento centralizzato avessero installato questi rilevatori e le relatove valvole termostatiche su ogni termosifone dello stabile.
“Lo scorso anno, a settembre 2016 - spiega il lettore - i ripartitori sono stati applicati anche nei nostri appartamenti. A fine stagione, dopo il passaggio del tecnico addetto al prelievo e all’azzeramento dei contatori, verifico sugli strumenti stessi che la procedura sia andata a buon fine e che riportino il valore zero predisposto per la nuova stagione. Ed era tutto perfetto”.Ma il condomino, un po’ zelante, decide di controllare anche a fine settembre il contatore, prima dell’accensione del riscaldamento per la stagione invernale: e scopre che i ripartitori di calore riportano globalmente già 315 scatti, che rappresentano le frazioni di consumo calcolate in base al consumo medio del palazzo. Dopo aver fatto una proporzione il signore scopre che 315 scatti corrispondono a circa 30 euro, pari al 5% circa del consumo.
Interrogato sull’anomalia Franco Pozzoni, Presidente di Cna installazione impianti Lombardia, conferma che il ripartitore di calore misura la differenza di calore del radiatore rispetto all’ambiente. “Se ho un radiatore che è irraggiato dal sole durante l’estate, e si scalda la piastra d’acciaio - dice - , questa diventa calda rispetto all’ambiente e il ripartitore comincia a conteggiare”. Pare infatti che basti una differenza di temperatura di 3-4 gradi tra radiatore e atmosfera circostante per far partire il conteggio degli scatti. Che poi prosegue a registrare differenze anche inferiori a un grado.
Una situazione che, con il caldo torrido delle ultime estati, potrebbe essere capitato a moltissimi italiani. È bene dunque azzerare automaticamente al 15 ottobre e ripartire con la contabilizzazione nuova. Se non succede, bisogna chiamare il tecnico e far azzerare i dispositivi.
Nel caso in cui ci accorgesse dei falsi consumi estivi conteggiati, secondo il presidente della Cna installazione impianti Lombardia, “si può contestare l’amministratore o la ditta responsabile dei termoimpianti per la non regolarità della ripartizione delle spese, e chiedere un rimborso adeguato”.