Alla Design Week ecco il materiale che trasforma tetti e pareti in giardini grazie alla pioggia
Una schiuma poliuretanica innovativa sostituisce il terreno e permette la crescita delle piante utilizzando l’acqua piovana isolando dal caldo e dal freddo gli edifici
Un cappotto green per gli edifici fatto di piante. È questa la soluzione presentata alla Design Week sulla base di un brevetto svizzero nel quale il materiale utilizzato trasforma tetti e pareti in giardini utilizzando l’acqua piovana, isolandoli termicamente e assorbendo CO2. Viridivita, dal nome dell’azienda che ha la proprietà del brevetto, è visibile fino al 21 aprile all’interno dello spazio Poliuretano-è nel Padiglione Materially al SuperstudioPiu’ in via Tortona 27.
Di che cosa si tratta
Si tratta di un sistema innovativo brevettato di ingegneria civile che prevede l’utilizzo di lastre di un poliuretano espanso flessibile speciale in grado di trattenere l’acqua meteorica e permettere nel contempo l’alimentazione delle piante. Ad oggi sono già stati installati circa 35mila mq di coperture verdi in diverse città delle Svizzera: Zurigo, Ginevra, Losanna, Lucerna. I tetti e le pareti green non sono una novità, ma l’utilizzo delle lastre di poliuretano espanso flessibile a ritenzione idrica - che attraverso additivi speciali nella formulazione consentono la vita delle piante - rende questo rivestimento davvero unico, più leggero, di facile installazione e manutenzione con costi più ridotti rispetto ad altre tipologie di installazione vegetale. Viridivita è l’unico sistema che utilizza il ciclo naturale dell’acqua piovana trattenendola, all’interno di un poliuretano espanso flessibile a ritenzione idrica, e rilasciandola gradualmente nell'ambiente rendendola disponibile alle radici delle piante. Grazie a questa capacità di accumulo diminuisce la necessità di irrigazione delle superfici verdi permettendo un notevole risparmio di acqua. Le speciali lastre poliuretaniche hanno una durata maggiore rispetto ai tradizionali sistemi di tetto verde. Inoltre, la facile installazione, grazie allo strato protettivo meccanico integrato, garantisce una maggiore durata del tetto, in particolare dello strato impermeabilizzante, riducendo così i costi di manutenzione.
La collaborazione con Toscana Gomma
Questo progetto è frutto della collaborazione tra Viridivita e il reparto di ricerca e sviluppo di Toscana Gomma, azienda del gruppo Olmo, tra i maggiori produttori di poliuretano espanso flessibile in Italia nel mondo del comfort. Toscana Gomma, invece è specializzata nella produzione di applicazioni tecniche speciali e prodotti innovativi in poliuretano. Grazie all’utilizzo di additivi brevettati e una tecnica produttiva appositamente studiata esclusiva si è riusciti a generare un materiale a forte ritenzione idrica, che contemporaneamente contiene al suo interno anche le sostanze che permettono alle piante di vivere. Il nutrimento iniziale presente nel materiale, una volta esaurito, viene integrato attraverso la semplice concimazione del ciclo dell’acqua.
I commenti
“L’eccesso di cementificazione porta al surriscaldamento delle nostre città – afferma Urs Sutter, fondatore di Viridivita. - L’acqua piovana viene scaricata troppo rapidamente dai tetti e defluisce solo attraverso il sistema fognario che, a causa dell’aumento dei fenomeni dovuti al cambiamento climatico, spesso si sovraccarica con facilità. I tetti non devono proteggere solo dalla pioggia, ma possono portare benefici sociali, economici e ambientali. Le coperture e le pareti verdi oltre a valorizzare il decoro degli spazi urbani rappresentano un modo naturale per la mitigazione del microclima delle aree urbane, migliorano la velocità di deflusso delle acque meteoriche e contribuiscono alla riduzione dell’inquinamento atmosferico trasformando la CO2 in ossigeno”
“Grazie al nostro reparto ricerca e sviluppo siamo riusciti a mettere in produzione una schiuma poliuretanica in grado di soddisfare le richieste tecniche del progetto Viridivita – sottolinea Filippo De Ruvo, ceo di Toscana Gomma. – Non è stato facile ottenere un prodotto leggero con proprietà fisco meccaniche adeguate e una forte ritenzione idrica, ma con una struttura cellulare che permettesse la ramificazione delle radici e che contenesse direttamente all’interno della miscelazione il concime disponibile per alimentare le piante. Siamo molto contenti di collaborare a questo progetto che ancora una volta evidenzia la capacità del poliuretano di adeguarsi a tante applicazione impensabili fino a poco tempo fa”.