Ecco come il termovalorizzatore di Brescia riesce a recuperare calore al 98% (e non si ferma qui)
L’impianto A2A recupera ogni anno energia elettrica e termica da circa 720mila tonnellate di rifiuti non altrimenti riciclabili
Il piano di A2A per il suo termovalorizzatore rifiuti di Brescia è molto ambizioso: portare il rendimento al 100% e superare persino il blasonato impianto di Copenaghen già eguagliato. Già oggi sono riusciti a passare dall’84% al 98% di efficienza nel recupero calore dai fumi del camino. Questo ha comportato di poter fornire energia termica per altre 12.500 famiglie stimate a parità di rifiuti trattati. C'è poi un altro 40% di taglio alle emissioni (già sotto i limiti di legge) con una tecnologia che dei 110 milioni ne ha richiesti 45.
I numeri
L’impianto recupera ogni anno energia elettrica e termica da circa 720mila tonnellate di rifiuti non altrimenti riciclabili, evitando lo smaltimento in discarica e al tempo stesso, il ricorso a combustibili fossili per riscaldare e fornire energia elettrica alla città. Le tre linee del termoutilizzatore generano oltre il 70% del calore distribuito dalla rete di teleriscaldamento (861 Gwh termici nel 2023) ed energia elettrica pari al fabbisogno di 180mila famiglie (506 Gwh nel 2023). Numeri che consentono di risparmiare circa 160mila tonnellate equivalenti di petrolio l’anno, evitando l’emissione in atmosfera di 830mila tonnellate di CO2 (dato 2023). Domenica prossima 10 marzo l'impianto aprirà nuovamente le porte ai bresciani, con visite guidate gratuite. Verso fine anno, poi, una grande schermatura coprirà l'intrigo di tubi ora all'aperto.
I commenti di Mazzoncini e Fontana
“Brescia è un modello esportabile nel Nord e nel Centro Europa”, commenta con giusto orgoglio l'ad Renato Mazzoncini. “Il termoutilizzatore è superiore alle necessità della provincia ma con esso diamo un contributo concreto alla de carbonizzazione”. Da sempre sostengo che i 13 termoutilizzatori in Lombardia andavano migliorati – aggiunge il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana - quello di Brescia è arrivato al massimo e dimostra che la Lombardia è avanti anche per la tecnologia”.