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Edifici e industria più efficienti: arriva la nuova raccomandazione dalla Ue

where Bruxelles (Belgio) when Ven, 30/08/2024 who roberto

La Commissione Europea ha scritto ai 27 Paesi membri per il corretto recepimento della direttiva 2023/1791 sull’efficienza energetica, che in Italia è in via di adozione con il Ddl di delegazione europea 2024

La Commissione Europea ha estesocreative-commons-rawpixel.jpg una nuova raccomandazione ai 27 Paesi membri per il corretto recepimento della direttiva 2023/1791 sull’efficienza energetica, che in Italia è in via di adozione con il Ddl di delegazione europea 2024. La direttiva 2023/1791 rappresenta un passo decisivo verso il raggiungimento degli obiettivi climatici dell’Ue per il 2030 e il 2050. La nuova raccomandazione, in particolare, vuole facilitare l’attuazione della direttiva da parte degli partner, focalizzandosi su alcuni aspetti chiave: il potenziamento delle infrastrutture di rete, l’incremento dell’efficienza energetica degli edifici, il miglioramento dei processi industriali e l’utilizzo di tecnologie digitali per ottimizzare i consumi energetici.
La raccomandazione enfatizza anche l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato per accelerare gli investimenti in tecnologie innovative e rinnovabili. Inoltre, sollecita gli Stati membri a sviluppare politiche che affrontino le barriere finanziarie e legislative, migliorino l’accesso ai fondi europei, e incentivino i cittadini e le imprese a migliorare la loro efficienza energetica.
 
Il recepimento in Italia: il Ddl di delegazione europea 2024
In Italia, la direttiva 2023/1791 è attualmente in fase di recepimento attraverso il disegno di legge di delegazione europea 2024. Questo Ddl prevede una serie di misure e strumenti normativi che permetteranno al paese di allinearsi con gli obiettivi fissati dall’Ue. Il Ddl si propone di incentivare la riqualificazione energetica degli edifici pubblici e privati, puntando su agevolazioni fiscali e contributi per la ristrutturazione. Inoltre, prevede misure volte a potenziare l’efficienza energetica delle imprese, introducendo nuove regolamentazioni che spingano verso processi produttivi a minore impatto energetico.
Uno dei nodi cruciali per l’Italia sarà la necessità di bilanciare le esigenze economiche con quelle ambientali, e di garantire che le normative non gravino eccessivamente sui costi delle imprese e delle famiglie. Tuttavia, la direttiva offre anche grandi opportunità di crescita economica attraverso l’innovazione tecnologica e la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica, promettono da Bruxelles.

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